Colpo grosso al concessionario Spariscono i computer di bordo

GAZZADA SCHIANNO La banda dei “ladri dei Comand” torna a colpire alla ditta «Ardena» di Gazzada Schianno. A finire nelle mire dei malviventi sono di nuovo i preziosi Comand satellitari, i componenti multimediali ad alta tecnologia della Mercedes. Così pochi giorni fa una banda di professionisti ha assaltato nottetempo la concessionaria della casa automobilistica tedesca lungo la Gallaratese, trafugando un buon numero di Comand, veri e propri computer di bordo con navigatore satellitare.
I ladri hanno così

bissato il colpaccio messo a segno lo scorso mese di novembre, quando depredarono questi sofisticati meccanismi raggranellando un bottino superiore ai trentamila euro complessivi. Si tratta, infatti, di apparecchiature molto costose, la cui singola valutazione commerciale potrebbe aggirarsi sui sei-settemila euro l’uno. L’altro giorno sarebbero stati trafugati una decina di Comand: la stima della refurtiva potrebbe raggiungere quindi i sessanta-settantamila euro complessivi. Insomma un gran bel bottino, la cui valutazione precisa potrà essere, però, effettuata solo nei prossimi giorni.
La dinamica del maxi furto è molto simile a quella di novembre. Secondo una prima sommaria ricostruzione i ladri hanno scavalcato il cancello dell’azienda raggiungendo il grande parcheggio esterno nel quale sostano decine di macchine. Ad agire sono state almeno due persone e chissà che la videosorveglianza di cui è dotata la ditta non possa essere utile al fine delle indagini condotte dai carabinieri. In pochi istanti i ladri hanno raggiunto le auto, ripulendone una decina. A questo punto ha preso il via l’operazione di smantellamento e di rimozione delle costose apparecchiature di bordo. Così in pochi minuti i ladri hanno potuto completare l’opera. Il tutto è avvenuto senza che nessuno, neppure dalla strada, si accorgesse di nulla. Portato a termine il loro lavoro, i malviventi hanno caricato la merce su un camion e si sono dati alla fuga lungo la Gallaratese. Solo la mattina successiva i titolari della concessionaria hanno potuto constatare il furto. I ladri nel frattempo si erano già dileguati facendo perdere le proprie tracce. Quello di Gazzada non è il primo furto del genere. Il materiale ad alta tecnologia sottratto è molto costoso e ricercato. Non stupisce quindi che finisca sempre più spesso nel mirino dei ladri.

b.melazzini

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