Atene, 12 mar. (Ap) – Il governo della Grecia afferma di aver fatto anche meglio del previsto per il risanamento dei conti pubblici nei primi due mesi dell’anno. Il deficit di bilancio complessivo è stato infatti ridotto a 903 milioni di euro, ha riferito il ministero delle Finanze, un passivo del 77 per cento inferiore ai 3,9 miliardi accusati nello stesso periodo del 2009. La prossima settimana è atteso un cruciale aggiornamento del monitoraggio da parte della Commissione europea proprio sul rispetto degli impegni di risanamento assunti da Atene.
Un duro percorso di austerità – recentemente inasprito dal governo, e che ha suscitato crescenti proteste e scioperi di diverse categorie – da portare avanti in un contesto generale dell’economia che non aiuta. La Grecia accusa una elevata disoccupazione, sempre oggi l’agenzia nazionale di statistica, Esye ha riferito che a dicembre si è attestata al 10,2 per cento, quattro decimali in meno dal mese precedente ma tre in più rispetto a un anno prima. Su una popolazione di 11 milioni di abitanti circa i disoccupati sono oltre mezzo milione. Ieri il paese è stato nuovamente paralizzato da uno sciopero generale contro l’austerità.
L’economia ellenica ha registrato una contrazione dello 0,8 per cento nel quarto trimestre, rispetto ai tre mesi precedenti, mentre nel paragone annuo il Pil risulta diminuito del 2,5 per cento. Dati aggiornati oggi sempre dall’Esye, che ha migliorato di un decimale le stima sul calo annuo del trimestre. Le strette di bilancio rischiano di implicare una contrazione superiore allo 0,3 per cento previsto sul Pil nell’insieme del 2010, ha avvertito in un intervento televisivo il ministro dello Sviluppo Louka Katseli, e solo nel 2011 si assisterà a una “vera ripresa”.
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