Spagna; Nasce a Barcellona la prima ‘Camera di commercio gay’


Madrid, 12 mar. (Apcom)
– Nuova iniziativa a favore degli
omosessuali nella Spagna del premier José Luis Zapatero, che ha
fatto delle non-discriminazione e parificazione dei diritti una
sua bandiera politica: è nata oggi a Barcellona la prima ‘camera
di commercio gay’, costituita da un gruppo di imprenditori
omosessuali. La ‘Camara Lgtb (lesbiche, gay, transessuali e
bisessuali) avrà come missione la promozione e il rafforzamento
della visibilità delle imprese associate e dei vincoli con
aziende “con valori di diversità e inclusione”, hanno spiegato i
fondatori nell’illustrare l’iniziativa. Fra gli obiettivi c’è
anche quello di aiutare altre imprese ad assumere l’orientamento
sessuale degli imprenditori “con naturalezza e migliorare la
qualità della vita” dei lavoratori.

Il presidente della camera, José Vila, ha sottolineato che nei
primi contatti avuti con le autorità locali e regionali e le
organizzazioni imprenditoriali, ha prercepito “molto interesse e
una disposizione molto aperta”. Vila ha sottolineato che “il
collettivo ‘Lgtb’ spagnolo è il 6,5% della popolazione e ha un
potere di acquisto di 72 miliardi di euro, come i Pil delle
regioni di Valencia e delle Baleari (due delle regioni più ricche
della Spagna, ndr) messi insieme”. Fra le “grandi imprese con
autentica coscienza integratrice” a cui la neonata camera
potrebbe dare consulenze nel settore, secondo il suo presidente,
vi sono ad esempio la banca Ing o la Ibm.

La capitale catalana è all’avanguardia in Europa per quanto
riguarda servizi e attività collegate al mondo gay: a inizio
febbraio la coalizione di sinistra che governa la città (Partito
dei socialisti catalani-Psc e comunisti-verdi di Iniciativa per
Catalunya-Verds) ha annunciato la creazione di una biblioteca
pubblica specializzata entro il 2010. Il fattore economico non è
secondario: si calcola che la metropoli mediterranea sia la
seconda meta europea per turismo omosessuale e che risiedano a
Barcellona circa 100.000 fra gay, lesbiche e transessuali. Nella
città, secondo i dati del comune, ci sono più di 70 imprese con
più di 600 lavoratori collegati al settore, e il fenomeno,
nonostante la crisi, è in espansione.
(sito internet dell’organismo: http://www.camaralgtb.es/)

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