Palermo, 23 mar. (Apcom) – Per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi “L’arresto di Giuseppe Liga e di altri tre esponenti mafiosi rappresenta l`ennesimo successo nella lotta contro la criminalità organizzata che è stata intrapresa dal Governo, dalle forze di polizia e dalla magistratura”. Liga sarebbe stato il cassiere dei Lo Piccolo, anche dopo il loro arresto nel novembre del 2007, continuando a gestire per conto loro gli affari della famiglia di Tommaso Natale. In pratica sarebbe assurto al ruolo di nuovo ‘capomafia’. Con questa pesantissima accusa è stato arrestato a Palermo, dai finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria, Giuseppe Liga, professionista insospettabile 59enne, a capo del Movimento cristiano dei lavoratori. “L’architetto”, come veniva chiamato negli ambienti malavitosi palermitani, viene tirato in ballo nelle dichiarazioni rese da quattro collaboratori di giustizia: Isidoro Cracolici, Franco Franzese, Gaspare Pulizzi e l`avvocato Marcello Trapani.
Ma non solo. Contro di lui, infatti, ci sono anche delle intercettazioni nelle quali viene addirittura indicato come vero e proprio “capo” del mandamento di Tommaso Natale dopo l’uscita di scena del “Barone” Lo Piccolo. Insieme a Giuseppe Liga sono finite in manette altre tre persone. Tra queste Giovanni Angelo Mannino, 57enne legato probabilmente alla cosca di Torretta, e cognato di Salvatore Inzerillo, boss ucciso nel 1981 durante la guerra di mafia che sancì la scalata al potere dei Corleonesi di Totò Riina. Gli altri arrestati, invece, sono Agostino Carollo, 45 anni, e Amedeo Sorvillo, di 57.
La mafia è entrata nei salotti buoni di Palermo – ha commentato il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia -. Siamo di fronte ad un processo di ‘finanziarizzazione’ della mafia. Al comando adesso si trovano personaggi che un tempo erano `consulenti` finanziari dei boss”. Intanto il Movimento cristiano dei Lavoratori, a cui era a capo Liga, ha comunicato in una nota di aver “sospeso in via precauzionale l’architetto già dallo scorso 11 marzo, in seguito ad alcuni articoli di giornale che riferivano di un presunto coinvolgimento di Liga in fatti all`attenzione della magistratura”.
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