SESTO CALENDE Un negozio svaligiato, la vetrina di un altro esercizio commerciale ridotta in frantumi a bastonate, rubati computer e I-phone per un valore complessivo di circa quindicimila euro, danni ancora da quantificare alle strutture e tanta amarezza da parte dei malcapitati commercianti. E’ il bilancio dei furti avvenuti lungo il Sempione a Sesto Calende negli ultimi giorni. Un bilancio che sarebbe potuto essere ancora più pesante se lunedì sera i carabinieri non fossero intervenuti tempestivamente mentre alcuni ladri stavano tentando di sfondare la vetrina del negozio di telefonia “Tre”
a colpi di mazza. E’ infatti scattato l’allarme che ha messo in fuga i ladri, forse tre persone, che hanno preferito tagliare la corda evitando di correre guai peggiori, considerando che di lì a poco sarebbero sopraggiunte le pattuglie dei carabinieri. E’ andata peggio un paio di giorni prima al titolare della «TecnoBit», l’azienda specializzata nella vendita di prodotti tecnologici (Computer, Hardware, Software, Centro Assistenza) sul Sempione. Quattro individui, di cui un paio a volto parzialmente nascosto da un cappellino, hanno forzato con un piede di porco l’ingresso laterale dell’esercizio commerciale.
La sequenza dell’assalto – come testimoniano le immagini pubblicate qui a fianco – è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso dell’azienda. In pochi attimi i ladri sono entrati nel negozio dirigendosi verso i computer, gli I-phone e quant’altro facendo incetta di materiale tecnologico. Così in un paio di minuti gli intrusi hanno ripulito il negozio. La banda non ha risparmiato nulla depredando anche dei preziosi notebook. Complessivamente la refurtiva ammonta a circa quindicimila euro complessivi. Un danno consistente: «Purtroppo – dice il titolare – non è la prima volta che succede e non sarà neanche l’ultima. I ladri sono già venuti quattro volte. L’aspetto che più impressiona è vedere questi individui che agiscono nonostante la presenza delle telecamere quasi non esistessero. Sono senza scrupoli. Di fronte a queste situazioni c’è rassegnazione. L’invito è a insistere, spero che l’amministrazione comunale possa mettere in campo ulteriori sforzi. L’altra sera – racconta – mi sono affacciato dal balcone, ho visto i ladri uscire e ho chiamato i carabinieri». In pochi istanti, però, i malviventi si erano già allontanati dal Sempione dileguandosi. Secondo una prima ricostruzione i due fatti sarebbero scollegati: ad agire potrebbero essere state due bande distinte. Spetta ora agli investigatori chiarire la dinamica dei due fatti, anche analizzando le immagini registrate, tentando di accertare se dietro ai due episodi ci sia, o meno, la stessa mano. Fatto sta che il Sempione, dopo un certo periodo di silenzio, è tornato nel mirino dei ladri.
b.melazzini
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