Disastro ecologico Bretagna ’99,confermata condanna gruppo Total


Parigi, 30 mar. (Apcom)
– La corte d’appello di Parigi ha confermato le condanne pronunciate in prima istanza al processo per il naufragio della petroliera Erika contro il gruppo petrolifero Total, il Registro navale italiano Rina, l’armatore Giuseppe Savarese e il gestore tecnico Antonio Pollara.
La corte d’appello di Parigi ha confermato anche il “danno ecologico” subito dalla collettività e dalle associazioni, che si erano presentate come parti civili, dopo il naufragio dell’Erika nel 1999 .

Dieci anni fa, il naufragio di questa petroliera davanti alle coste della Bretagna provocò una catastrofe ecologica senza precedenti: 20mila tonnellate di greggio si riversarono in mare e raggiunsero la costa bretone, lordando 400 chilometri di costa e uccidendo 150mila uccelli marini.

Total, Rina, Savarese e Pollara sono stati condannai a versare alle parti civili 200,6 milioni di euro contro i 192,5 in prima istanza. Questa cifra comprende i 153 milioni già versati dalla Total allo stato francese, che non ha fatto appello.

In prima istanza il tribunale di Parigi riconobbe per la prima volta il reato di “danno o pregiudizio ecologico”, una motivazione senza precedenti nella giurisprudenza francese, stabilendo che venissero indennizzate anche alcune associazioni ambientaliste.

Total, cui appartenevano le 37mila tonnellate di petrolio trasportato dall`Erika, non avrebbe dovuto noleggiare la petroliera data la sua anzianità di servizio – sostenne allora il tribunale. Ma il gruppo franco belga si difese adducendo che che la corrosione della petroliera gli era stata celata dai certificati di agibilità rilasciati da Rina.

Fcs

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