Russia/ Attentati Mosca rivendicati da leader separatisti ceceni


Dubai, 31 mar. (Apcom)
– Il leader dei ribelli separatisti ceceni Doku Umarov ha rivendicato oggi la responsabilità per gli attentati suicidi di Mosca di due giorni fa, che hanno fatto 39 morti. Lo riferisce il centro americano di sorveglianza dei siti islamisti ‘Site’. Umarov, autoproclamato leader dell’Emirato del Caucaso, ha rivendicato in un messaggio apparso su un sito web vicino ai ribelli ceceni gli attentati nella metropolitana di Mosca, affermando che è stata una vendetta per l’uccisione di civili da parte delle forze di sicurezza russe. Umarov ha promesso nuovi attacchi contro le città russe. La rivendicazione è stata confermata dal sito internet indipendentista ceceno Kavkazcenter.

Il primo ministro russo, Vladimir Putin, ieri ha dichiarato che c’è un filo di collegamento fra l’attentato doppio di Mosca, e l’attacco che ieri nella città daghestana di Kizliar ha ucciso
almeno 12 persone. Putin ha ipotizzato che a condurre le due sanguinose operazioni sia stata la “stessa banda” di matrice islamista-caucasica. Il presidente Dmitri Medvedev ha poi ribadito la teoria: “sono anelli di una stessa catena”, ha detto.

L’idea del primo ministro russo e del presidente è sostenuta anche dal presidente del Daghestan Magomedsalam Magomedov, che usa le stesse parole di Medvedev: “le esplosioni nella metro di Mosca e quelle di oggi a Kizliar sono maglie della stessa catena”. Una catena che parte nel Caucaso del Nord e che ormai si dirama in tutta la Russia, come vuole il leader ribelle ceceno. Doku Umarov un mese fa aveva minacciato di portare la guerra nelle città russe.

Aqu

© riproduzione riservata