L’Aquila, 5 apr. (Apcom) – Le foto di alcune delle 308 vittime del sisma de L’Aquila sono state attaccate su staccionate e impalcature di una ricostruzione che ad un anno esatto – questa notte alle 3,32 – non è ancora partita. Ci sono i morti di via XX Settembre, dell’area della Villa, dei vicoli del centro storico e i giovani della casa dello Studente. Volti di ragazzi, di uomini e donne e anziani che nessuno a L’Aquila ha mai dimenticato.
Martiri civili che oltre 7mila aquilani – forse altre 3mila dei cosiddetti turisti del sisma già presenti oggi in città – stasera dalle 22 verranno celebrati e ricordati in una fiaccolata di dolore e rabbia.
Già da un’ora molti a L’Aquila si sono messi in cammino per
raggiungere il centro storico fantasma. Occhi bassi, silenzio e
tanta rabbia. Sono molti i giovani che stanno preparando – su
regia anche dei comitati cittadini – delle forme di protesta
contro i media nazionale e locali colpevoli “di non rappresentare la realtà”. Ai taccuini, molti ripetono: “Qui dopo le casette di Berlusconi, tutto si è fermato”. Chiaro il riferimento a fondi, ricostruzione, progetti e cantieri che non sono partiti.
Bnc/Rcc
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