VERGIATE Non vanno in vacanza neppure a Pasqua i truffatori di anziani. Ne sa qualcosa la signora di 95 anni che l’altro giorno è incappata nelle grinfie di un approfittatore senza scrupoli, che non si è fermato neppure davanti a una persona molto avanti con l’età. È successo a Vergiate, nella frazione di Cimbro, non lontano dall’ufficio postale. Ad entrare in azione, come avvenuto spesso negli ultimi mesi in diverse zone della provincia, è stato un uomo,
garbato e ben vestito, che si è spacciato per un impiegato delle Poste. Ma il falso postino nascondeva dietro i modi da perfetto gentleman inglese, intenzioni davvero poco nobili. Accampando la solita scusa di dover verificare la validità di tutto il denaro custodito dalla nonnina, il falso postino solitario ha chiesto alla 95enne di poter visionare ed esaminare i suoi risparmi. Ponendo cieca fiducia nell’uomo, l’anziana è caduta a quel punto nella trappola. Ha raccolto tutte le banconote nascoste per casa e li ha portati in cucina, sistemandoli sul tavolo, dove aveva fatto accomodare il suo truffatore. L’uomo non ha tardato a mettere in moto la sua messinscena: sfoderando gentilezza per carpire la fiducia dell’anziana, ha preso i soldi e ha iniziato a esaminarli con attenzione e professionalità. Poi, lapidario, ha emesso la solita sentenza: «Mi dispiace signora, queste banconote non sono più valide, manca il bollino blu. Bisogna farsele cambiare con la valuta attualmente in corso». Ma niente paura, c’era lui ad aiutarla. Detto questo ha chiesto alla donna di racimolare tutto il denaro presente in casa, anche quello nel borsellino. Una volta entrato in possesso di tutte le banconote ha atteso che la donna si distraesse un attimo, allontanandosi. Restato solo ha arraffato i soldi ed è scappato a gambe levate fuori dall’abitazione dell’anziana con il bottino: ben 15mila euro, un sommetta di tutto rispetto. Ad attenderlo non lontano dalla casa della vittima è probabile che ci fosse un complice con un’auto. Sta di fatto che l’uomo ha fatto velocemente perdere le sue tracce, volatizzandosi insieme ai soldi della malcapitata anziana. A lei, accortasi che quell’uomo così “perbene” era sparito con i suoi risparmi, non è rimasto altro da fare che chiamare le forze dell’ordine per sporgere denuncia.
Quello di Cimbro di Vergiate è solo l’ultimo episodio. Meno di quindici giorni fa a Taino una persona anziana era stata raggirata con modalità simili da due postini fasulli, anche loro a caccia del fantomatico bollino blu. Bollino blu che, è bene ricordarlo, non ha niente a che vedere con gli euro. Ma è solo una delle tante scuse architettate da truffatori senza scrupoli.
b.melazzini
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