Washington, 15 mar. (Ap) – L’ex vicepresidente statunitense Dick
Cheney non risparmia critiche al neopresidente Barack Obama.
Parlando al programma della Cnn “State of the Union”, Cheney ha
affermato che la politica di lotta al terrorismo di Obama sta
rendendo gli Stati Uniti una nazione meno sicura.
E per contrasto l’ex braccio destro di George W. Bush loda
l’efficacia della strategia adottata dall’amministrazione
precedente, in particolare i programmi che riguardavano i
presunti terroristi e l’intelligence per prevenire futuri
attacchi. Da quando si è insediato alla Casa Bianca, Obama ha
ordinato la chiusura del carcere di Guanatanamo, a Cuba, e ha
vietato le tecniche più violente di interrogatorio come il
waterboarding (l’annegamento simulato). Per Cheney, queste misure
non fanno altro che alzare il livello di rischio per gli Stati
Uniti.
L’ex vicepresidente ha anche parlato di Iraq, sostenendo che a
sei anni dall’invasione nel paese allora governato da Saddam
Hussein, gli Stati Uniti sono riusciti ad ottenere tutto ciò che
si erano prefissi: meno violenza, elezioni e la Costituzione. Per
Cheney Washington è riuscita a creare un governo democratico nel
cuore del Medio Oriente. Cheney ha poi criticato la scelta di
Christopher Hill quale ambasciatore americano in Iraq,
giudicandolo inesperto di Medio Oriente. Durante
l’amministrazione Bush, Hill era stato il capo negoziatore per il
nucleare nordcoreano.
Chb
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