Gaza, 17 apr. (Apcom) – I due partiti palestinesi rivali Hamas e Fatah hanno celebrato insieme oggi nella Striscia di Gaza la Giornata dei prigionieri palestinesi, chiedendo la liberazione degli oltre 7.000 detenuti nelle carceri israeliane.
Il ministro della Giustizia e dei prigionieri del governo di Hamas, Faraj al Ghul, intervenendo all’evento, ha sottolineato la necessità di “unire la forza dei movimenti palestinesi e del popolo per sostenere la causa dei prigionieri”. Il rappresentante di Fatah, Raafat Hamdouna, ha affermato, da parte sua, che questa giornata “deve consentire di porre fine alle divisioni. E’ necessario mettere da parte tutto ciò che può nuocere alla nostra unità”.
In un comunicato, il presidente palestinese, Abu Mazen, ha sottolineato che “non può esservi pace senza una soluzione definitiva della questione dei detenuti e senza la liberazione di tutti i prigionieri dalle carceri israeliane”. “Il presidente Abu Mazen promette a tutti i detenuti delle carceri israeliane e al popolo palestinese che la questione dei prigionieri resterà la nostra priorità”, ha dichiarato Abu Mazen. “Il nostro obiettivo è di farli liberare e ritornare a casa”, ha insistito.
Davanti ai locali della Croce rossa a Gaza, alcune famiglie di detenuti e di militanti osservavano uno sciopero della fame di 24 ore per questa giornata che è stata celebrata insieme da Hamas e Fatah per la prima volta dalla presa di controllo di Gaza da parte del movimento islamico palestinese nel 2007. Abu Mazen ha inoltre annunciato che un uomo condannato a 10 anni di reclusione è morto venerdì nella sua cella. Si tratta, secondo lui, del 19esimo palestinese deceduto in un carcere israeliano negli ultimi dieci anni.
In Cisgiordania, un migliaio di persone hanno manifestato a Ramallah, brandendo ritratti di detenuti, fra cui quello del leader Marwan Barghuthi, capo di Fatah condannato nel 2004 a cinque ergastoli da un tribunale israeliano.
“Non abbasseremo la guardia fino a quando la questione dei prigionieri non sarà risolta”, ha dichiarato il ministro incaricato dei prigionieri, Issa Qaraqae.
A Gerusalemme, delle famiglie di detenuti si sono riunite all’entrata della Città vecchia. Più di 7.000 palestinesi, di cui 270 di meno di 18 anni, sono detenuti da Israele, secondo l’Ufficio statistico centrale palestinese. Tre prigionieri sono in carcere da più di 30 anni e 315 da oltre 15. 264 sono in detenzione amministrativa, ovvero sono stati incarcerati senza processo. (con fonte Afp)
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