Bruxelles, 19 apr. (Apcom) – I voli in Europa riprenderanno gradualmente a partire da domani alle 8, ma con l’esclusione dello spazio aereo in cui la concentrazione di ceneri vulcaniche sarà maggiore, in base a quanto mostreranno le immagini dei satelliti. Lo ha spiegato, stasera a Bruxelles, un direttore di Eurocontrol, Bo Redeborn, durante una conferenza stampa seguita a quella del commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas, in cui è stato annunciato l’accordo raggiunto in teleconferenza dai ministri Ue per la riapertura progressiva del traffico aereo.
Secondo Redeborn, l’estensione geografica ‘no-fly zone’ sarà aggiornata ogni sei ore, con previsioni per le successive 24 ore, basate sulle informazioni del ‘Volcanic Ash Advisory Centres’ nel Regno Unito. Il direttore di Eurocontrol ha aggiunto che la nuova area di interdizione totale dei voli sarà probabilmente pari a un terzo di quella attuale. “In base alle ultime immagini satellitari, dovrebbe coprire nelle prossime ore il Regno Unito, l’Islanda, il Benelux e la Germania occidentale”, ha detto, mentre “saranno meno interessati (e quindi rientreranno nella ‘zona intermedia’ con sorvolo possibile se deciso dagli Stati, oppure nella zona considerata non più a rischio, ndr) i Paesi nordici, l’Europa dell’Est e i paesi del Sud, come l’Italia”.
Secondo Redeborn, “l’attività eruttiva del vulcano islandese è ora cessata” e se continua così “entro mercoledì notte tutte le ceneri sull’Europa dovrebbero essere scomparse”.
Il direttore di Eurocontrol ha anche azzardato una previsione sul ritmo di ripresa dei voli nello spazio aereo europeo: “Forse possiamo aspettarci che un 10-15 per cento di voli riprendano da domani, e un altro 10-15 per cento ancora mercoledì, e forse potremmo tornare alla normalità per giovedì”. Redeborn ha precisato che non esiste una cifra che identifichi con una misura precisa la densità delle ceneri vulcaniche considerata pericolosa per gli aerei; l’identificazione della ‘no-fly zone’, ha ripetuto, verrà fatta sulla base delle immagini satellitari e non di misurazioni compiute sulla presenza e densità delle ceneri.
Un’altra precisazione riguarda i ‘margini di sicurezza’ (“buffer zones”) attorno all’area con divieto assoluto di sorvolo: questi margini dipenderanno dalla direzione del vento, e si propone che siano pari a 120 miglia nautiche nel senso del vento e a 60 miglia nautiche in senso opposto. Si potrà volare sopra la no-fly zone, che non dovrebbe arrivare oltre i 35mila piedi, mentre è più a rischio lo spazio aereo al di sotto, a causa del rischio che le ceneri precipitino (quando cadono i venti).
Loc/Lux
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