Cosenza, 20 apr. (Apcom) – I carabinieri della Compagnia di Scalea hanno arrestato nella tarda serata, con l’accusa di detenzione illegale di armi, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione di Cosenza, Pietro Ruffolo, esponente del Pd.
In casa dell’amministratore, che e’ anche assessore al Bilancio del comune di Rende (Cosenza), i militari hanno trovato due pistole detenute illegalmente che l’uomo, secondo quanto si e’ appreso, aveva ereditato dal padre.
La perquisizione a carico di Ruffolo e’ stata eseguita nell’ambito dell’inchiesta antiusura denominata ‘Cartesio’, che nello scorso agosto, aveva coinvolto esponenti della ‘ndrangheta della zona tirrenica cosentina, è che aveva portato all’arresto di 13 persone per i reati di associazione, usura ed altro.
Pietro Ruffolo sarebbe stato coinvolto in quell’inchiesta, nella sua qualità di direttore dell’istituto bancario Unicredit di Belvedere Marittimo. A casa dell’uomo i militari dell’arma oltre alle armi hanno anche rinvenuto numerosi documenti che sono ritenuti importanti e adesso sono al vaglio degli inquirenti. Mentre Pietro Ruffolo, su disposizione della procura della repubblica di Paola è stato posto ai domiciliari per il reato di detenzione clandestina di armi in attesa del processo di direttissima.
Fmc
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