Islanda/ Caos cieli costato 1,2 miliardi euro a compagnie aeree


Berlino, 21 apr. (Apcom)
– La paralisi del traffico aereo in Europa dopo l’eruzione del vulcano in Islanda è costata per il momento alle compagni aeree coinvolte 1,7 miliardi di dollari (al cambio 1,26 miliardi di euro) in mancati guadagni. E’ la stima del presidente dell’Associazione internazionale del trasporto aereo, la Iata.

Nel picco del blocco del traffico, sabato e domenica, le compagnie coinvolte hanno perso 400 milioni di dollari di guadagno al giorno: lo ha reso noto Giovanni Bisignani, il presidente dell’associazione durante una conferenza stampa a Berlino.

La Iata aveva precedentemente stimato in 200 milioni di dollari al giorno i mancati profitti delle compagnie aeree, mentre quasi tutto il nord dell’Europa aveva chiuso lo spazio aereo dalla fine della settimana scorsa. Questa prima stima era “conservatrice”, ha giudicato Bisignani. Al semplice mancato profitto, si aggiungono i costi sopportati dalle compagni per alloggio, pasti e in alcuni casi il trasporto con altri mezzi di viaggiatori bloccati, ha aggiunto, lasciando intendere che i costi totali saranno superiori a questi 1,7 miliardi di dollari.

Bisignani ha invitato i governi europei ad “assumersi le loro
responsabilità” e a venire in soccorso delle compagnie aeree,
vittime di uno “atto di Dio, contro cui non possiamo nulla”.

Il traffico in Europa oggi è ripreso gradualmente.

Fco

© riproduzione riservata