Sesto, guerra all’arsenico per rubinetti più sicuri

SESTO CALENDE Acqua all’arsenico? L’amministrazione comunale di Sesto Calende dice basta e punta a risolvere in via definitiva questo problema che rischia di creare allarmismi fra i cittadini. La soluzione si chiama «dearsenificazione». Come spiega l’assessore alle opere pubbliche Raffaele Bertona si tratta di una procedura che eliminerà le tracce di arsenico naturale rilevate nel pozzo di San Donato e in un altro pozzo sestese. «L’acqua che esce dai nostri rubinetti non è inquinata e si può

tranquillamente bere» rassicura l’ingegnere Bertona. «Tuttavia l’arsenico, elemento inorganico presente in tracce piccolissime, è potenzialmente tossico. L’arsenico presente nel pozzo di San Donato è di origine naturale e non da inquinamento industriale. Questo pozzo presenta dei valori di poco inferiori a 10 mg/litro (fino al 1998 il limite di tolleranza era fissato per legge in 40 microgrammi/litro) ma con variazioni stagionali che superano detta soglia per alcuni giorni all’anno».
Per questo si è deciso di intervenire in maniera radicale. Un primo tentativo di risolvere la causa dell’inquinamento da arsenico difatti non si è rivelato particolarmente efficace. Dietro invito della Asl di intraprendere un intervento urgente per rendere più salubre l’acqua, il Comune aveva sperimentato nei mesi scorsi il sistema della miscelazione delle acque del pozzo di San Donato con quelle del pozzo ex Siai per abbassare la percentuale delle tracce di arsenico. Ma la soluzione-tampone non ha fruttato i risultati sperati e non vi sono più proroghe da parte del Ministero: è necessario intervenire. Oggi dunque gli amministratori hanno deciso di operare con un criterio più coscienzioso e soprattutto di perseguire risultati duraturi. La dearsenificazione dell’acqua per il consumo umano può essere effettuata con la creazione di speciali impianti con filtri con idrossido di ferro granulato che assorbono le tracce di arsenico contenute nell’acqua e la purificano. Questa operazione urgente, che costerà al Comune 400.000 euro, farà slittare due interventi altrettanto importanti per Sesto: la realizzazione della fognatura del rione Cocquo e l’intervento sul depuratore di Sant’Anna con la dismissione dell’attuale «pseudo-depuratore». Queste opere saranno intraprese nel corso dei prossimi anni. «La dearsenificazione è necessaria e improrogabile» conclude l’assessore Bertona. «Intanto però i sestesi stiano tranquilli» aggiunge il sindaco Marco Colombo. «Non abbiate paura di bere l’acqua del rubinetto: è buona. Gli sforamenti dei valori sono riscontrabili soltanto per qualche giorno all’anno e sono minimi». Dunque nessun allarme. Presto anche questo problema sarà risolto.

b.melazzini

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