‘Ndrangheta/ Arrestato il superboss Tegano, ricercato dal 93


Reggio Calabria, 27 apr. (Apcom)
– Giovanni Tegano, di 70 anni, boss storico della `ndrangheta reggina, è stato arrestato nella tarda serata di ieri sera a Reggio Calabria dagli agenti della squadra mobile della città dello stretto. Tegano era inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi del ministero dell’Interno. Nella tarda serata gli investigatori, hanno individuato l’appartamento dove il boss si nascondeva alla periferia di Reggio Calabria, in una abitazione, sita in località Perretti.

Nell’appartamento, in una palazzina, dopo l’irruzuione e’ stato trovato Giovanni Tegano in compagnia di altre persone che non hanno opposto resistenza. I poliziotti hanno provveduto all’identificazione di tutti i presenti e successivamente li hanno fermati in attesa di vagliare la loro posizione.
Tegano deve scontare una condanna all’ergastolo per omicidio ma e’ destinatario anche di una serie di provvedimenti restrittivi per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di armi ed altro.

Il boss Giovanni Tegano era ricercato dal 1993. Il 13 luglio del 1995 erano state diramate le ricerche in campo internazionale. Per i magistrati della direzione distrettuale antimafia reggina, Giovanni Tegano e’ ritenuto un boss di ”alto spessore della ‘ndrangheta”.

li investigatori da diverso tempo gli davano la caccia non esitano a ricordare che il ”nome dei Tegano e’ legato alla guerra di mafia che ha mietuto tantissime vittime”.
Le cosche contrapposte nella guerra di mafia durata dall’ottobre ’85 all’estate del ’91 erano da una parte i De Stefano, Tegano, Libri, Latella, Barreca, Paviglianiti, Zito, dall’altra Imerti, Saraceno, Condello, Fontana, Serraino, Rosmini. Nella guerra di mafia furono uccise oltre ottocento persone.
Dopo la notizia dell’arresto il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si ? congratulato con il Capo della polizia Antonio Manganelli. La cattura di Tegano, ha sottolineato Maroni ”e’ il colpo piu’ duro che si potesse infliggere oggi alla ‘ndrangheta essendo il numero uno dei ricercati calabresi

Fmc

© riproduzione riservata