Marea nera/ Obama domani sulle coste della Louisiana


Washington, 1 mag. (Ap)
– Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama visiterà domani le coste della Louisiana per essere aggiornato sulla crisi ambientale provocata dall’esplosione della piattaforma petrolifera “Deep Water Horizon” e sui lavori in corso per contenere la marea nera approdata ieri sulle coste del Golfo del Messico. La Casa Bianca non ha diffuso alcun ulteriore dettaglio sull’agenda del Presidente, attualmente in visita nello stato del Michigan.

Intanto il ministro per la Sicurezza interna degli Stati Uniti, signora Janet Napolitano, continua a fare pressioni sulla Bp, la società che aveva in gestione la piattaforma petrolifera sprofondata nel Golfo del Messico: “Continueremo a incalzare la British Petroleum affinché assicuri mezzi supplementari a quelli finora mobilitati per fermare la macchia di greggio” che ormai ha raggiunto le coste della Louisiana.

La British Petroleum aveva minimizzato e virtualmente escluso la possibilità di un incidente sulla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, che invece, sprofondando nelle acque del Golfo del Messico, ha provocato una marea nera potenzialmente più grave di quella della Exxon Valdez. In un documento di 52 pagine del febbraio 2009, di cui l’Associated Press ha ottenuto copia, la BP indica a più riprese che è “improbabile o virtualmente impossibile” che un incidente sulla piattaforma, situata ad 80 chilometri dalla costa, possa provocare una marea nera o nuocere gravemente alle spiagge, pesci, mammiferi o alle attività di pesca nella regione.

Nell’analisi dei rischi dello sfruttamento dei pozzi della Deepwater Horizon, presentata al Servizio federale della gestione delle risorse minerarie (MMS), il gruppo britannico sosteneva che “è improbabile che si verifichi uno sversamento accidentale di petrolio in superficie o sott’acqua a causa delle attività proposte”.

Pur ammettendo che un’eventuale marea nera “avrebbe un impatto” sulle coste e sulle riserve naturali del delta del Mississippi, BP assicura che data la distanza dal litorale e la capacità di reazione che sarebbe immediatamente attivata, “non si prevede alcun impatto negativo significativo”.

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