MALNATE Clima sempre più rovente, a Malnate si continua a parlare del tricolore e della rissa scoppiata venerdì sera fuori dalla sala consigliare di via De Mohr, tra il consigliere del Pd Eugenio Paganini e l’assessore leghista Fabio Gastaldello. A scatenare la bagarre era stata una comunicazione letta dal consigliere del centrosinistra nella quale si accusava l’assessore leghista, Barbara Mingardi, di vilipendio alla bandiera avendo pubblicato su Facebook un commento non proprio elegante sul tricolore («in
effetti io il trico non lo vorrei vedere neanche in bagno… meglio abolirlo e basta»). Un commento che ha incendiato il consiglio comunale e che continua ancora a far discutere anche tra gli stessi consiglieri di maggioranza tanto che qualcuno, come aveva già fatto il Pd venerdì sera, si è rivolto al sindaco chiedendo le scuse pubbliche o le dimissioni dell’assessore.
E’ il caso di Gianfranco Francescotto di Movimento Libero per Malnate: «Ritengo – dice l’esponente della maggioranza – che sia avvenuta una cosa imperdonabile, un assessore comunale, con incarichi istituzionali, non può esternare pensieri di questo tipo. Ogni italiano dovrebbe essere orgoglioso della bandiera italiana tanto che in guerra pur di difenderla molto nostri soldati hanno perso la vita. Non possiamo permetterci di infamarla, peraltro attraverso uno strumento facilmente fruibile come Facebook». «A scapito di questo comportamento – aggiunge Francescotto – sta il fatto che il personaggio di cui si parla ha celebrato anche dei matrimoni indossando la fascia tricolore. Se si è onesti, se la fascia tricolore crea i problemi che vengono accennati nel messaggio su internet, ci vuole l’onestà di non indossarla ed essere coerenti con i propri, seppur deprecabili, sentimenti».
Francescotto si è rivolto al sindaco Sandro Damiani: «A questo punto – dice – credo che, pur riconoscendo le difficoltà della questione, debba intervenire tempestivamente a difesa della bandiera italiana. Serve una decisione forte contro chi ha bestemmiato in modo imperdonabile. Mi aspetto che il sindaco nel prossimo consiglio comunale notifichi pubblicamente la sua posizione». Ma almeno per ora l’assessore Mingardi resterà al suo posto: «Confermo la piena fiducia – ribadisce Damiani – all’assessore Mingardi poiché ha sempre svolto correttamente il proprio incarico in tutti i ruoli istituzionali che le sono stati affidati, non da ultimo anche la celebrazione dei matrimoni indossando la fascia tricolore. Posso anche non essere d’accordo con le opinioni private della signora Mingardi ma ciò non toglie che come assessore ha sempre svolto la sua mansione in modo irreprensibile». Il clima, però, resta teso: «Auspico che dopo tutto il clamore sollevato, tutte le parti in causa si scusino per i comportamenti tenuti». Il riferimento è andato naturalmente anche al consigliere di minoranzaPaganini e all’assessore Gastaldello, protagonisti della lite pubblica che si è scatenata quando il consiglio comunale era ancora in fase di svolgimento.
Pino Vaccaro
f.artina
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