Washington, 4 giu. (Ap) – Per la terza volta in un mese, la seconda in una settimana, il presidente degli Stati uniti si reca in Louisiana per constatare di persona l’evoluzione della marea nera del Golfo del Messico, causata dall’esplosione della piattaforma petrolifera della Bp. La società petrolifera britannica è stata accusata ancora una volta dal capo di stato americano di non aver fornito “la risposta rapida” che si ci attendeva.
“Sono infuriato per questa sistuazione perché è un esempio di persone che non pensano alle conseguenze delle loro azioni”, ha affermato Obama nel corso di un’intervista alla Cnn. “Tutto ciò mette in pericolo un intero modo di vita e tutta una regione, probabilmente per diversi anni”.
Parallelamente l’amministrazione Obama ha presentato alla Bp un conto da 69 milioni di dollari (circa 56,7 milioni di euro), pari alle spese finora intraprese dallo Stato per lottare contro la marea nera: in sei settimane è fuoriuscita dal pozzo una quantità enorme di petrolio, le stime del governo americano variano da 75 a 163 milioni di litri di greggio.
Fcs
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