Bruxelles, 25 giu. (Ap) – Un dominio appropriatamente battezzato
“xxx” per i siti a contenuto pornografico: l’Icann, l’ente per
l’assegnazione dei nomi sulla Rete, ha ammesso che il rifiuto
opposto tre anni fa ad un’analoga richiesta presentata dalla Icm
è stato un errore e sta lavorando alle procedure necessarie per
poter usufruire della nuova registrazione.
L’Icm aveva presentato la prima richiesta in tal senso nel 2000,
e da allora per tre volte l’Icann ha respinto la proposta: una
scelta definita oggi “non coerente con l’applicazione di una
politica obbiettiva e neutrale”.
I “domini di primo livello generici” (generic top-level domain o gTLD), costituiti da tre o più lettere, sono utilizzati in generale da particolari classi di organizzazioni (per esempio, com per organizzazioni commerciali); la maggior parte dei gTLD sono disponibili in tutto il mondo ma per ragioni storiche “gov”, “mil” ed “edu” sono riservati rispettivamente al governo, all’esercito e agli enti educativi statunitensi.
Mgi
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