Bruxelles, 6 giu. (Apcom) – Vertice dei ministri finanziari europei, domani e martedì, a Lussemburgo attorno al tradizionale appuntamento mensile del Consiglio Ecofin. Una serie di riunioni dei ministri prima dell’Eurozona e poi dell’intera Ue, alle quali parteciperà per l’Italia il titolare dell’Economia Giulio Tremonti e che avrà inevitabilmente sul tavolo ancora gli sviluppi della crisi.
Gli appuntamenti dei ministri cominciano domani alle 15, con
l’eurogruppo, che probabilmente approverà gli ultimi dettagli
tecnici del ‘Fondo europeo di stabilizzazione finanziaria’ da 440 miliardi di euro, che l’eurogruppo aveva deciso di creare il 9 maggio scorso per bloccare il ‘contagio’ della crisi greca ad
altri paesi vulnerabili dell’euro. I ministri dei Sedici potranno anche affrontare informalmente altri temi che sono previsti per la riunione dell’Ecofin di martedì, come i piani di risanamento di bilancio di Portogallo e Spagna,
la situazione in Grecia e forse anche la manovra italiana, oltre che la situazione dell’euro e dei mercati in generale. Una delle questioni sul tappeto – di cui si discuterà probabilmente anche all’Ecofin – riguarda l’equilibrio fra le misure di rigore finanziario per i paesi che devono risanare i propri bilanci, e la necessità più generale di non frenare la ripresa, o addirittura di indurre una nuova recessione, ritirando troppo presto e ovunque gli stimoli all’economia.
Martedì comincerà la sessione formale del Consiglio Ecofin. In
agenda ci sono innanzitutto i programmi di stabilità di Cipro,
Spagna e Portogallo (gli ultimi due aggornati con le nuove misure complementari), e quelli di “altri Stati membri che vogliano presentatre misure recenti”, come l’Italia.
L’Ecofin preparerà poi una serie di ‘dossier’ da mettere su tavolo dei capi di Stato e di governo al Consiglio europeo del 17 giugno. Oltre ai punti più rituali – lo stato d’avanzamento e le linee guida della strategia ‘Europe 2020’, un rapporto sulle ‘exit strategies’ dopo la crisi, la preparazione del prossimo G20 di Toronto – la discussione più interessante sarà probabilmente quella sui progressi nell’attuazione delle riforme per rafforzare la regolamentazione del settore finanziario.
Durante il pranzo di lavoro, poi, i ministri discuteranno la situazione economica. Non mancherà, probabilmente, una strigliata collettiva al ministro delle Finanze ungherese, per la ‘strana crisi’ indotta sui mercati dalle incaute dichiarazioni di un portavoce del nuovo governo di Budapest sull’eventualità, non esclusa, d’insolvenza del suo paese.
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