Omicidio Macchi, nuovi misteri Sotto esame le intercettazioni

VENEGONO INFERIORE Sulla testa di Luca Macchi si addensano nuove nubi. I carabinieri della compagnia di Santa Margherita hanno intercettato una conversazione fra il 21enne studente bocconiano e la madre Joanna Malgorzata Lohninger: l’ex ballerina polacca, ora 60enne, è stata condannata in primo grado a 30 anni di reclusione per l’assassinio di Alessandro Macchi, l’imprenditore di Venegono inferiore ammazzato nel novembre 2008 con 4 colpi di pistola nella sua villa di Rapallo.
L’intercettazione risale ai tempi in cui il nome del ragazzo,

ora erede di una fortuna milionaria, non era stato ancora iscritto nel registro degli indagati. Nei nastri dei carabinieri la donna è la prima a prendere la parola. Dice: «Luca, ricordati di me». Il ragazzo rimane zitto, e allora la ex ballerina prosegue: «I nonni adesso sono forti». Ma Luca replica: «Anch’io sono forte, ora». A quel punto la Malgorzata attacca con tono sostenuto: «Ricordati Luca: se vado in galera ce ne sarà per i nonni, ma anche per te». Un’affermazione che ha il suono di una minaccia: sul suo reale significato e sulle sue implicazioni stanno ora ragionando gli inquirenti. I «nonni» ai quali si fa riferimento nella conversazione sono probabilmente i genitori della vittima 46enne: Luigi Macchi, in particolare, è il fondatore della Macchi Spa di via papa Paolo VI a Venegono Inferiore, storica azienda attiva nella produzione di macchinari per la lavorazione della plastica. Quanto al predicato nominale «sono forti», l’ipotesi è che possa riferirsi alla solidità economica dei patriarchi della famiglia Macchi: titolari di un patrimonio che ora, con la morte di Alessandro, è destinato a trasferirsi in una sostanziosa parte nelle tasche di Luca.
Intanto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Chiavari ha concesso alla procura una proroga dell’inchiesta sull’omicidio: le indagini potranno proseguire per altri sei mesi. Le indagini dei carabinieri di Santa Margherita Ligure e del sostituto procuratore Francesco Brancaccio sono concentrate ora proprio su Luca. L’obiettivo degli investigatori è quello di riuscire a sentire la 29enne Anastasia Malueva, la nuova compagna di Alessandro Macchi prima della morte. La Malueva, che ora si trova in Russia, dovrà chiarire quali rapporti la legassero a Luca. Il sospetto della procura è che l’universitario abbia avuto parte tanto nella fase preliminare del delitto, quanto nelle ore immediatamente successive. Per questo Luca Macchi è tutt’ora indagato a piede libero per concorso morale in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti.

b.melazzini

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