Papa/ Oggi a Fatima, nell’anniversario dell’attentato a Wojtyla


Lisbona, 13 mag. (Apcom)
– Giunto a Fatima, il Papa celebrerà messa nell’anniversario dell’attentato del 1981 a Wojtyla e della rivelazione, nel 2000, del cosiddetto terzo segreto del santuario mariano. E’ questa la seconda – e più importante – tappa del viaggio di Benedetto XVI in Portogallo dopo la giornata passata a Lisbona. E ancora si parla dello scandalo pedofilia.

Quella alla Madonna di Fatima è stata forse la devozione mariana più politica del Novecento. La prima e la seconda parte del segreto, pubblicate da Pio XII nel 1942, riguardano l’inferno, la seconda guerra mondiale e la Russia comunista. Il segreto fu rivelato dalla Madonna nel 1917 a tre ‘pastorinhos’ – Giacinto, Francesca e Lucia – mentre i bolscevichi prendevano il potere in Russia. La Madonna – riferì successivamente l’unica sopravvissuta dei tre fratellini, suor Lucia – chiedeva la consacrazione del paese al suo cuore immacolato.

La terza parte della comunicazione mariana rimase segreta fino al 2000. Nell’anniversario dell’attentato subito il 13 maggio del 1981 per mano di Ali Agca, lo stesso giorno del 2000, Wojtyla beatificò Giacinta e Francisco. Il Papa aveva una speciale devozione per Fatima e riteneva che la Madonna stessa fosse intervenuta per “guidare la traiettoria della pallottola” e fermarla prima che raggiungesse il suo cuore. Il terzo segreto da lui rivelato, relativo alla persecuzione dei cristiani
fino al tentativo di uccisione di un “… vescovo vestito di
bianco”, è stato perciò interpretato alla luce di questi eventi
come segno profetico dell’attentato.

Alle letture politiche dei segreti di Fatima si affiancano poi le interpretazioni delle parole dette in aereo da Benedetto XVI in viaggio verso Lisbona. Il terzo segreto, nella parte che racconta di un “gruppo di soldati” che sparavano “vari colpi di arma da fuoco e frecce” contro i cristiani andrebbe letto come un riferimento allo scandalo pedofiliai, una “novità”: “le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall`interno della Chiesa” perché “la più grande persecuzione della Chiesa nasce dal peccato nella Chiesa”. E a questo proposito, ieri il Papa ha insistito circa la necessitò di “verificare bene le intenzioni e le motivazioni” dei seminaristi, prima che diventino sacerdoti.

AquSka

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