“Sulla salute non si risparmia” A Samarate ambrosia della discordia

SAMARATE «I soldi per i cartelli in dialetto li hanno trovati, poi hanno ridotto il taglio dell’ambrosia». A lamentarsi, la voce resa roca dai primi effetti dell’allergia a questa pianta infestante, è di una cittadina samaratese che ha segnalato al «La Provincia di Varese» tutto il suo disagio.
Come molte persone, anche questa signora è allergica all’ambrosia. Ogni anno, ad agosto, comincia ad avvertire irritazione agli occhi e difficoltà respiratorie che, a volte, sfociano in veri e propri attacchi d’asma.

E ogni anno, ad agosto, si arrabbia con le amministrazioni comunali che, a suo dire, non fanno abbastanza per risolvere il problema: «Io le multerei, come fanno loro tartassando gli automobilisti».
La questione è abbastanza generalizzata, la signora si lamenta di Somma Lombardo e del percorso lungo la Statale 336. Non va meglio, a suo dire, nemmeno a Busto Arsizio, Gallarate o Cardano al Campo. E neanche a Samarate. «Ieri mattina sono passata da via Agusta, ho visto che finalmente sono intervenuti a tagliare l’ambrosia», l’unico modo per risolvere il problema, eliminando la pianta prima che fiorisca, sprigionando i pollini che sono la causa delle patologie allergiche. «Però», aggiunge subito, «ci sono altri punti della città dove questa pianta cresce, come via Milano». Ovvero la strada che, passando tra boschi e prati, collega Samarate a Busto Arsizio.
Scontata la richiesta indirizzata al Comune affinché intervenga tempestivamente. Ora, in realtà le amministrazioni devono occuparsi dei terreni di loro proprietà. Per quanto riguarda i privati, possono sollecitarli a provvedere allo sfalcio. È solo di fronte all’inerzia da parte di chi possiede aree infestate dall’ambrosia che i comuni possono intervenire direttamente. Per poi presentare il conto del giardiniere al legittimo proprietario. Ed è anche questo che la signora chiede al municipio di fare.
Tanto più che era stato lo stesso sindaco Leonardo Tarantino a garantire un impegno in questo senso. «Io stesso sono allergico», aveva dichiarato qualche settimana fa nel corso di una conferenza stampa, a garanzia dell’impegno che avrebbe assunto per ridurre i disagi dei samaratesi affetti da allergia. Ma alle parole non sono seguiti i fatti. O, almeno, così sostiene la signora. «La settimana scorsa ho telefonato in comune per sollecitare lo sfalcio dell’ambrosia», racconta, «mi hanno detto che, per problemi di soldi, quest’anno invece di tre tagli ne saranno fatti solo due». Ieri è stato impossibile contattare il primo cittadino per chiedergli conto della situazione. A chiosare, ci pensa la cittadina allergica ed inviperita: «I soldi per i cartelli in dialetto li hanno trovati, ma la salute dei cittadini dovrebbe venire prima di tutto». In italiano, come in dialetto.

f.artina

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