Napoli, 14 mag. (Apcom) – E’ morta dopo tre giorni di agonia,
Mariarca Terracciano, l’infermiera 45enne che per protestare
contro il mancato pagamento degli stipendi da parte dell’Asl
Napoli 1 aveva deciso di farsi prelevare ogni giorno 150
millilitri di sangue. La donna, che lavorava presso l’ospedale
San Paolo del quartiere Fuorigrotta di Napoli, lascia due figli
di 10 e 4 anni.
Marciarca Terracciano, così come racconta `Il Mattino, è deceduta ieri dopo essere stata in rianimazione dallo scorso lunedì quando ha avvertito un malore mentre stava lavorando in corsia. La sua singolare protesta era iniziata il 30 aprile scorso ed era durata tre giorni, fino al 3 maggio, quando i fondi destinati agli stipendi erano stati sbloccati dal neo presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Il suo gesto disperato, dettato dalla preoccupazione per le scadenze economiche da sostenere e dalle rate del mutuo da pagare, aveva fatto il giro del web grazie a un video postato su Youtube. La sua intervista, rilasciata all’emittente JulieItalia, aveva destato sgomento. Nel video la donna raccontava la sua storia:Lo stipendio è un diritto, ho lavorato e pretendo i miei sold, diceva raccontando anche di aver intrapreso lo sciopero della fame.
Ieri il suo decesso avvenuto per arresto cardiocircolatorio che pare non abbia alcun collegamento con la protesta attuata nei giorni scorsi. Chi la conosce, però, giura che lo stress e l’ansia accumulata in questi giorni le abbia giocato un brutto scherzo.
ALE
© riproduzione riservata