FAGNANO OLONA «Dopo ampie consultazioni con il gruppo del Popolo delle Libertà, decido in tutta onestà e coscienza che non esistono più i presupposti per continuare un percorso amministrativo con il gruppo Lega Nord». Così il sindaco di Fagnano Marco Roncari annuncia la rottura della coalizione all’interno della maggioranza. Un divorzio arrivato dopo la discussione di lunedì in consiglio comunale in cui il sindaco era stato contestato dai consiglieri di Progresso e Solidarietà per la sua «rassegnazione
di fronte alla scelta di una forza politica» e scatenato dalle «incomprensibili e irragionevoli pressioni esercitate dal gruppo Lega Nord di Fagnano per costringere l’assessore Romano Chierichetti alle dimissioni» afferma Roncari.
Ritenendo «incomprensibili i motivi di questa esigenza, maturata unicamente all’interno del direttivo del partito leghista fagnanese senza tenere in debita considerazione il danno provocato alla città per essere stata privata di un valido assessore» e riscontrando «l’impossibilità da parte della Lega a indicare un altro esponente in grado di ricoprire un ruolo di così alto valore per l’intera comunità», Roncari ha deciso di «assumersi la responsabilità di dire no per il bene della città che rappresento. La mia morale, la mia etica, la mia storia mi impongono un atteggiamento critico e severo nei confronti di coloro i quali non si accorgono dello scempio che i loro modelli producono».
Non usa mezzi termini il sindaco riferendosi alle «logiche perverse della politica che talvolta portano a trovare dei compromessi legati non al bene comune ma alla tutela degli interessi di pochi». Per questo «nonostante il mio profondo rispetto per il movimento leghista, mi trovo costretto – afferma – a prendere dei provvedimenti nei confronti dei rappresentanti leghisti fagnanesi i quali hanno strumentalizzato il proprio ruolo politico costringendo alle dimissioni un valente assessore».
Nella lettera presentata a Roncari il 30 luglio Chierichetti aveva «con grande rincrescimento e rammarico rimesso nelle mani del sindaco le deleghe di vicesindaco, assessore ai Servizi sociali e al Personale», perché «dopo attente e ponderate riflessioni di carattere personale su pressioni, polemiche, condizionamenti e imposizioni da parte del segretario e di alcuni componenti della sezione Lega Nord di Fagnano, mi sono convinto che non esistono più i presupposti per cui avevo accettato, su richiesta del segretario provinciale della Lega Nord, questo incarico».
L’ex assessore parla di «precise motivazioni e pesanti responsabilità»: «È assolutamente falso – afferma Chierichetti – che le mie dimissioni sono state spontanee e “una mia scelta”, così come dichiarato da Zanetello, è vero invece che è stata una decisione imposta dalle sue continue sollecitazioni e richieste finalizzate a imporre personaggi che condizionassero ogni tipo di decisione in seno alla giunta». Si annuncia dunque un terremoto politico, che deciderà non solo le sorti dei tre consiglieri e dell’assessore leghisti ma dell’intera maggioranza, nella quale il Pdl può fare conto su un voto in più.
Brigida Rangone
f.artina
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