Catanzaro, 23 ago. (Apcom) – La faida dei boschi che dall’inizio dell’anno ad ora ha fatto oltre quindici vittime ha colpito ancora? Potrebbe darsi di sì. Su questo filone di inchiesta, ma anche su altro indagano i carabinieri di Soverato che non tralasciano nulla sulla morte di un pregiudicato della stessa cittadina calabrese.
A morire sotto i colpi dei killer è stato Ferdinando Rombolà, 40 anni che nel tardo pomeriggio di ieri si trovava sulla spiaggia della nota località turistica insieme alla moglie ed al figlioletto di appena un anno. A compiere l’omicidio, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, e’ stata una persona mascherata con un casco da motociclista che ha sparato a bruciapelo contro Rombola’ quattro colpi con una pistola calibro 7.65.
L’agguato e’ avvenuto in un tratto di spiaggia libera dove si trovavano decine di bagnanti.
L’omicida si e’ poi allontanato a bordo di un moto di grossa cilindrata condotta da un complice. La moto e’ stata trovata poco dopo incendiata ad alcune centinaia di metri di distanza, nei pressi dell’area dell’ex campeggio le Giare.
Le indagini condotto dai militari della compagnia di Soverato unitamente a quelli del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro ed coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo, non tralasciano proprio nulla. Fino a tarda notte sono stati sentiti parenti e amici della vittima, per tentare di ricostruire l’accaduto. Anche parecchi bagnanti presenti sul luogo dell’agguato sono stati ascoltati dai carabinieri che però al momento non hanno ancora un quadro completo di quanto successo.
fmc
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