Pensioni/ Monito Commissione ai paesi Ue: alzare l’età minima


Bruxelles, 5 lug. (Apcom)
– Oggi in Europa ci sono quattro lavoratori attivi per ogni persona ultra 65enne, ma nel 2060 gli attivi saranno solo due per ogni ultra 65enne: questo uno dei dati più rilevanti in base ai quali la Commissione europea si appresta a lanciare un nuovo richiamo ai paesi dell’Unione, affinché aumentino l’età pensionabile. Perché “ai ritmi attuali” d’invecchiamento della popolazione, “la situazione è insostenibile”, secondo un rapporto dell’esecutivo comunitario che verrà pubblicato domani, e i cui contenuti sono stati in parte anticipati da France Presse. Un richiamo generale guardando alle media di tutta l’Unione, fermo restando che la stessa Commissione riconosce come su questo tema le decisioni spettano ai singoli paesi.

Secondo il documento i problemi dell’Ue sulla sostenibilità dei sistemi pensionistici riflettono i bassi livelli di fecondità, combinati all’aumento della speranza di vita che peraltro da qui al 2060 potrebbe salire ancora. E “la sfida legata all’invecchiamento della popolazione è stata seriamente aggravata dalla crisi economica e finanziaria”, aggiunge la Commissione. Bisogna intervenire per evitare che i sistemi pensionistici, le cui prestazioni sono basate sui contributi versati dai lavoratori attivi, finiscano in affanno. E per questo “bisogna fare in modo che il tempo trascorso in pensione non continui ad aumentare rispetto a quello passato al lavoro. Questo – dice la Commissione – significa alzare l’età alla quale si smette di lavorare e si inizia a percepire una pensione”.

Secondo i calcoli della Commissione l’età media di pensionamento nell’Ue è di 61,4 anni, e di 61,7 secondo le stime dell’Ocse. Un livello più basso della media dei paesi avanzati di tutta l’Ocse: 63,5 anni, e ancor più guardando alla media degli Usa, dove si attesta a 65 anni, o del Giappone, dove in media si va in pensione a 70 anni. “Se le persone, mentre diventano sempre più vecchie – dice la Commissione – non lavorano più a lungo” si rischia “un aumento insostenibile dei costi dei sistemi pensionistici”.

(fonte Afp)

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