Le Bestie di Satana«I morti sono di più»

Un anno dopo le condanne alle Bestie di Satana, rese definitive dalla sentenza di Cassazione, il pm Tiziano Masini accetta di parlare con «La Provincia di Varese» di una delle più tristi vicende che la cronaca italiana ricordi. «Quello della povera Mariangela mi apparse sin da subito un omicidio di non facile risoluzione: già sulle prime mi sembrava del tutto impossibile ricollegare quanto rilevato nello chalet di Golasecca con un movente plausibile e l’immediato prosieguo delle indagini mi diede ragione»,

ha ricordato Masini, che oggi dice: «Mi è rimasto il rammarico di aver dovuto abbandonare il caso per l’effetto del trasferimento ad altra sede che avevo precedentemente richiesto. Sono convinto che l’indagine meritava di essere proseguita, magari partendo proprio dall’analisi di sparizioni o presunti omicidi registrati negli anni in quella zona: sono convinto che i morti delle Bestie di Satana siano stati molti di più di quelli venuti a galla».

Silvio Pezzotta, consigliere provinciale e padre della povera Mariangela, la prima vittima accertata del gruppo, è un uono distrutto dal dolore: «Non sono mai riuscito a spiegarmi quello che è accaduto, ed è una ferita che rimarrà per sempre aperta. L’unica cosa che posso pensare è che tutto ciò faccia parte di un destino già scritto». L’intervista completa a Pezzotta, e le impressioni del pm Masini, su «La Provincia di Varese» in edicola domenica 25 gennaio.

f.tonghini

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