Varsavia, 5 lug. (Apcom) – Sembra chiudersi l’era Kaczynski in Polonia: le urne del ballottaggio hanno eletto nuovo presidente Bronislaw Komorowski del partito liberale Piattaforma civica (Po), contro lo sfidante di Diritto e Giustizia (PiS), Jaroslaw Kaczynski, fratello gemello del defunto presidente. Komowowski si descrive come “conservatore-cattolico”, legato alla tradizione e al patriottismo. Come presidente intende sottolineare il ruolo della Polonia nell’Unione europea e nella NATO. Dice che i legami con gli USA sono storicamente importanti, ma altrettanto lo sono le relazioni con l’Est: Russia in primis.
Varsavia ha dunque un nuovo presidente dopo lo shock dell’incidente aereo che in aprile ha ucciso l’ex capo dello Stato e falciato buona parte dell’establishment. Komorowski ha convinto: in campagna elettorale ha promesso di “porre fine alla “guerra polacca-polacca”, la conflittualità endemica della presidenza Kaczynski arrivata tragicamente all’epilogo lo scorso 10 aprile. Komorowski promette anche di sviluppare l’economia e dice di sognare un altro “secolo d’oro” per la Polonia.
Nato nel 1952, Komorowski è stato candidato dai liberali di Po in seguito alla rinuncia del leader del partito, Donald Tusk, che preferisce restare primo ministro. Dal 2007 è capo del Sejm, la camera bassa del parlamento polacco. Dallo scorso 10 aprile 2010, dopo la morte del presidente, era anche presidente ad interim.
Viene da una famiglia nobile, ben nota agli storici polacchi, ma non lo sottolinea più di tanto. Di professione storico, negli anni del comunismo partecipava alle azioni dell’opposizione contro il regime ed è stato in prigione nel 1981 per sette mesi.
Poco carismatico, è rispettato però per il lavoro che svolge e per la conoscenza della materia politica. E’ considerato una sorta di ‘guardiano della Costituzione, e soprattutto un cultore della politica dell’accordo, del compromesso che meglio porta all’obiettivo rispetto allo scontro.
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