Napoli, 25 ago. (Apcom) – G.P., il quarantaduenne che nel
pomeriggio di ieri era alla guida di un gommone che ha travolto e ucciso un sub nelle acque di Napoli, aveva assunto cocaina. Il responso è stato fornito dai risultati emersi dopo il narcotest al quale l’uomo era stato sottoposto. Il test eseguito presso il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli ha, infatti, segnalato la presenza di cocaina mentre il tasso alcolemico è risultato nella norma. L’uomo, commerciante di biancheria intima, residente nel quartiere napoletano Vomero, è già indagato per omicidio colposo. La sua posizione, dopo il risultato del narcotest, attualmente al vaglio della Procura, si è dunque aggravata.
Dalle indagini condotte dal vicequestore Francesco Zunino del Commissariato Vomero hanno fatto emergere particolari in più circa quanto avvenuto ieri nello specchio d’acqua antistante Villa Rosebery. Il pescatore subacqueo, Pasquale T. aveva segnalato la sua presenza in mare con una boa, ma è stato investito dal gommone che procedeva a forte velocità e a poca distanza dalla costa, soprattutto in un’area interdetta alla navigazione. A bordo del gommone, dotato di un motore da 225 cavalli, vi erano tre coppie e tre bambini,
tra cui il fratello del guidatore. Il gruppo di amici proveniva da Ischia e si stava recando al Borgo Marinari, isolotto a ridosso del lungomare di Napoli. Dopo l’impatto violento con il sub, che ha riportato principalmente ferite al collo, il gommone ha arrestato la sua corsa e G.P. ha tentato di soccorrere il subacqueo trascinandolo a bordo e trasportandolo poi a Riva Fiorita dove, però, è giunto già cadavere. Proseguono le indagini mentre il gommone è stato sequestrato dalla polizia.
AquPsc/Ral
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