Ferrara, 1 ott. (Apcom) – La grande scommessa del Brasile dopo-Lula è l’istruzione. Concordano su questo punto le opinioni di giornalisti ed esperti riuniti al Festival di ‘Internazionale’ a Ferrara che ha dedicato all’imminente voto del gigante sudamericano il primo appuntamento della tre giorni di giornalismo internazionale, nella splendida cornice del teatro comunale della città.
“Il problema numero uno del Brasile è la scolarizzazione e le università” spiega Pepe Escobar, giornalista brasiliano. Se Dilma Rousseff, la candidata favorita e delfina di Lula, vincerà, “sicuramente punterà molto sull’istruzione e soprattutto per creare una migliore università pubblica”. Solo due università pubbliche in Brasile rientrano fra le 250 migliori al mondo.
“Il Brasile è tra i 10 paesi più disuguali al mondo e l’ottavo al mondo per numero di analfabeti” spiega Eliane Brum, giornalista brasiliana. Lula aveva promesso di stanziare il 7% del pil all’istruzione e non è riuscito a mantenere questo proposito, anche se adesso in Brasile vi sono 8 anni di scolarizzazione obbligatoria.
Fcs
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