Berlino, 26 ago. (Ap) – Aumenta la fiducia dei consumatori tedeschi dopo le notizie confortanti sulla crescita economica della Germania che nel secondo trimestre del 2010 ha raggiunto il 2,2%, un dato mai così alto dalla riunificazione. Stando ai dati diffusi dall’istituto Gfk l’indice di fiducia è salito a 4,1, contro il 4 del mese precedente: dimostrazione, secondo l’istituto, che i consumatori ritengono la ripresa solida e duratura; le stime della Bundesbank per l’anno in corso danno una crescita totale del 3%.
Gli ultimi dati costituiscono un ulteriore, importante, indizio che la forza della ripresa tedesca trainata dale esportazioni sta trasmettendosi ai consumatori tedeschi, da molto tempo l’anello debole di questa catena. Aumentando così le importazioni, i benefici dovrebbero finalmente allargarsi a tutta la zona euro.
“Guardare i consumatori tedeschi negli ultimi 10 anni – ha commentato al Financial Times Dirk Schumacher, economista alla Goldman Sachs di Francoforte – è stato come aspettare Godot e non bisognerebbe entusiasmarsi troppo per ora”. Ad ogni modo l’analista puntualizza che “i fondamentali stanno tutti puntando nella stessa direzione. La disoccupazione è infatti in discesa grazie a nuove assunzioni da parte delle aziende con una maggiore probabilità che le retribuzioni salgano e che i tedeschi riducano la quota di reddito che risparmiano.
Il dato tedesco sulla fiducia va letto anche considerando che lo scorso mese nella zona euro i consumatori hanno alimentato una modesta ripresa nei finanziamenti al settore privato, come reso noto dalla Banca centrale europea. I finanziamenti per mutui sono cresciuti a un tasso annuo del 3,5% a luglio, mettendo a segno il risultato migliore da quasi due anni. E tra le economie maggiori di Eurolandia i migliori risultati su tale versante sono stati registrati in Francia e in Italia. In germania, invece, la crescita dei mutui è stata limitata allo 0,5%: un livello modesto, ma comunque il migliore dall’inizuio della crisi finanziaria globale alla metà del 2007.
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