Cocquio, cinghiali all’assalto Devastato un campo di mais

COCQUIO TREVISAGO Curiosa ed insolita invasione di cinghiali, nella notte tra martedì e mercoledì, in un campo di granoturco situato nella frazione di Cerro a Cocquio Trevisago. La presenza dell’animale è una novità anche per la piccola e graziosa località che si trova immersa nel parco Campo dei Fiori. I circa cento abitanti del borgo, che crescono di numero per l’arrivo dei turisti nei mesi estivi, sono abituati a vivere a contatto con la natura ma gli abitanti un incontro così

ravvicinato con la furia dei cinghiali non l’avevano certo messo in contro. La graziosa frazione è immersa nel verde e ricca di boschi, orti, giardini e campi. «Sicuramente devono essere stati almeno quattro o cinque – racconta Giuseppe Cassarà, che da trent’anni vive a Cerro – perché in poche ore sono riusciti a distruggere e praticamente radere al suolo un’intera fila di granoturco». Qualche avvisaglia della presenza del grosso animale si era avuta la notte precedente. «Martedì mattina avevo notato come soltanto un angolo del campo di granoturco fosse stato danneggiato; probabilmente era solo una perlustrazione prima di compiere la “strage” della notte successiva» sottolinea Cassarà. Una novità assoluta quella della presenza di cinghiali a Cerro, che si trova a circa 500 metri di altezza sulla collina sopra Caldana, altra amena frazione di Cocquio Trevisago. «A memoria non ricordo in passato episodi simili; personalmente non sono mai incappato in un cinghiale» ricorda il cittadino. Il campo di granoturco, di cui i cinghiali sono particolarmente ghiotti, danneggiato dal passaggio degli animali si trova vicino al parcheggio principale del borgo, in pieno centro abitato, ad un centinaio di metri dalle case. Se i cinghiali dimostrano di non avere timore di un contatto con i cerresi, anche gli stessi abitanti sembrano non avere particolari paure. «A quanto ne so – afferma Cassarà – i cinghiali non attaccano l’uomo; diventano potenzialmente pericolosi se sono in compagnia dei loro cuccioli che chiaramente sono portati a proteggere». Le preoccupazioni degli abitanti sono semmai altre, sperando che l’assalto dei cinghiali sia solo un episodio isolato e riguardano la sorte di orti e campi. «Se dovessero tornare a colpire i campi a caccia di granoturco – conclude Cassarà – ci potrebbero essere conseguenze economiche serie per i proprietari dei campi in questione; qualcuno dovrà pure risarcirli».

b.melazzini

© riproduzione riservata