CASTELLANZA «Questo è il nostro modo di stare vicino a chi ha visto la morte in faccia e alle forze dell’ordine: vogliamo più sicurezza, vogliamo le ronde, la legge ce lo consente. Porteremo la richiesta in consiglio comunale». Così Giancarlo Lovisolo, segretario cittadino della Lega Nord, ha aperto il suo discorso martedì sera in piazza San Bernardo, in occasione del presidio, con tanto di fiaccole, organizzato dal Carroccio per chiedere l’istituzione delle ronde a Castellanza. Pochi i castellanzesi presenti,
una trentina le firme raccolte, ma l’iniziativa sarà ripetuta domenica a partire dalle 10. Ma la discesa in piazza della Lega non è passata inosservata negli ambienti politici castellanzesi, che si interrogano sul perché un gruppo politico di maggioranza scenda in piazza da solo per poporre le ronde, già apertamente bocciate dall’assessore alla Sicurezza Giovanni Manelli.
«Quella delle ronde – sostiene il vicesindaco padano Ferruccio Ferro – potrà essere una fase di transizione: mi auguro che quando i rappresentanti di governo e Regione riusciranno ad ottenere il federalismo, si possa dotare la Polizia Locale di tutti i mezzi necessari». Ferro ha altresì dichiarato di voler portare in giunta una delibera per risarcire i danni agli automobilisti che hanno visto le proprie vetture danneggiate dai proiettili sparati lunedì in via Col di Lana.
Il consigliere di minoranza Michele Palazzo, tuttavia, storce il naso di fronte a questo atteggiamento e martedì ha raggiunto castegnate per dire in faccia ai lumbard quello che pensava. Stroncatura anche da parte del consigliere di maggioranza Fabrizio Giachi. «La Lega nella nostra città esprime oltre a due assessori anche il vicesindaco, perché allora non prendono le decisioni in giunta senza prendere in giro la città? Fanno una fiaccolata di protesta contro se stessi?». «A Giachi – questa la replica di Lovisolo – sfugge un particolare importante. Noi, in questa occasione, non manifestiamo contro qualcosa, il presidio è il nostro modo di stare vicino alla gente, cosa che altri partiti forse non fanno più. Vogliamo ascoltare i cittadini, ricevere da loro suggerimenti e critiche, è il nostro modo di essere».
f.artina
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