UBOLDO Un cartello appeso ieri fuori dall’istituto comprensivo Manzoni di Uboldo annuncia la «costruzione della nuova palestra comunale». La convenzione, firmata nei giorni scorsi fra il sindaco Lorenzo Guzzetti (nella foto) e la società privata sulla quale graverà il costo dell’opera, la Meridiana Srl, darà infine il via alla gara d’appalto per la realizzazione della nuova struttura in via Ceriani. Una novità che gli alunni delle scuole uboldesi, e i loro genitori, attendono da anni. Tanto da riunirsi e organizzare una protesta a febbraio, quando distribuirono volantini fuori dalla struttura nel centro di Uboldo per sollecitare l’amministrazione comunale a dare il via ai lavori dopo un lungo silenzio.
Una struttura che infine sarà costruita interamente dal soggetto privato in cambio del permesso di realizzare un centro commerciale, quindi a costo zero per le casse comunali. Soddisfatti i genitori, curiosi di conoscere come verrà progettata la nuova palestra che costerà più di un milione di euro, dove gli alunni potranno praticare in sicurezza le attività sportive. «Spero che i lavori partano presto – commenta Antonella, uno dei genitori – e che i nostri figli, o chi verrà
dopo di loro, abbiano finalmente un nuovo spazio». L’opposizione, il Centrosinistra di Uboldo, parla invece di «un progetto ampiamente ridimensionato rispetto alle origini». Durante la votazione in consiglio comunale per approvare la convenzione si era astenuta. Perché i lavori per la costruzione erano già partiti nel 2007, quando la lista civica amministrava la cittadina, ma furono bloccati dopo le elezioni e il cambio di giunta, con la vittoria di Uboldo al centro. Con le recinzioni che sono rimaste in via Ceriani in attesa che riaprisse il cantiere.
«La palestra conterrà ora 86 spettatori contro i 150 del progetto che avevamo elaborato – spiega Giovanni Tavecchia, ex vicesindaco e consigliere comunale della lista Centrosinistra di Uboldo – inoltre è stato cancellato lo spazio civico per le associazioni previsto nell’idea originaria. I tecnici che avevano lavorato per noi sono stati pagati inutilmente, e affidando il progetto al privato si svende il territorio». Prima che possano partire i lavori si attende la gara d’appalto. Poi potranno aprirsi i cantieri per realizzare la nuova struttura.
f.tonghini
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