CISLAGO Vietato passeggiare senza maglietta nei parchi di Cislago, come giocare a pallone e fare pic-nic nelle aree verdi del paese. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco Luciano Biscella, che punisce con una sanzione chi «rimane in abbigliamento non decoroso, a torso nudo o in costume da bagno». Prossimamente compariranno anche dei cartelli nei giardini di Castelbarco e nelle altre aree verdi, con simboli presi in prestito direttamente dalle località marittime della Romagna o della Liguria che hanno applicato la linea dura contro chi passeggia in città a petto nudo. Si pensa a un uomo in costume stilizzato, con la classica croce sopra, per segnalare il divieto in maniera chiara e comprensibile. «Abbiamo ricevuto alcune lamentele dai cittadini, perché qualcuno ritiene di poter usare le panchine del parco per abbronzarsi e prendere il sole», precisa il sindaco.
«Con l’ordinanza abbiamo voluto richiamare i cittadini a un comportamento decoroso, perché tutti hanno diritto di sentirsi a proprio agio. Se uno ha caldo – spiega sorridendo – può mettere una canottiera, oppure prendere la tintarella nel cortile di casa propria o sulle sponde del lago di Como. La difficoltà adesso è quella di trovare nella nostra zona aziende di cartellonistica che abbiano nel catalogo il simbolo di questo divieto». Gli agenti della polizia locale avranno quindi il compito di far rispettare l’ordinanza,
e di affibbiare una multa di circa 50 euro a chi vuole provare l’ebbrezza del vento sulla pelle. Multe che per ora, a pochi giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza, non sono state ancora staccate. Ma la notizia è stata accolta con scetticismo dai frequentatori dei parchi. Un popolo variegato e di tutte le età, come sono variegate le opinioni sulla necessità di simili divieti. «Mi sembra assurdo mettere tutti questi paletti – spiega Battistina Borghi, pensionata – frequento il parco da anni e non mi sembra ci sia mai stata l’esigenza di questo intervento. Non capisco poi con quali mezzi la polizia locale riuscirà a controllare tutte le aree verdi». Il provvedimento rientra infatti in una serie di norme per regolamentare il comportamento nei parchi pubblici: fra le altre cose è vietato «inquinare il terreno, accendere fuochi o barbecue e raccogliere fiori». No inoltre ai pic-nic, e «al gioco del pallone per le persone di età superiore agli 11 anni».
Una novità che provoca sollievo fra le mamme con passeggini al seguito, ma malumori per i ragazzi che, soprattutto durante le vacanze estive, si ritrovano ogni giorno sotto il sole di luglio per una partita di calcio nei giardini di Castelbarco, spesso senza indossare la maglietta. Tutti, da ora, sono avvisati: «Linea dura contro chi scambia il parco per una spiaggia».
Andrea Gianni
f.tonghini
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