Hong Kong, 24 mar. (Ap-Apcom) – Dopo Wall Street, anche le borse asiatiche reagiscono con euforia al piano statunitense per rilevare gli asset tossici degli istituti finanziari. La Borsa di Tokyo ha chiuso in forte rialzo la seduta odierna. L’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha guadagnato 272,77 punti, pari al 3,32 per cento, salendo a 8.488,30 punti. A seduta ancora in corso, l’indice Hang Seng di Hong Kong registra un rialzo dell’1,59%, mentre il Kospi di Seoul guadagna l’1,85% reagendo con ottimismo all’annuncio del governo sudcoreano su un nuovo bilancio supplementare di 20,9 miliardi di dollari per tentare di evitare al paese la sua prima recessione in undici anni. Positivi anche i mercati di Shanghai (+1,06%), Taiwan (+2,30%), Australia (+0,84%) e India (+2,62%).
Nonostante l’entusiasmo dei trader, che sperano nella fine della peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione, gli analisti restano cauti. “Alla fine i giochi non cambieranno anche se il piano sarà implementato perfettamente. E si tratta di un grande ‘se'”, ha avvertito Kirby Daley, di Newedge Group a Hong Kong.
Ieri Washington ha lanciato il piano Geithner volto a ripulire i bilanci delle banche americane dagli asset tossici.
Punto cardine dell’iniziativa è l’alleanza tra il governo degli Stati Uniti e il settore privato per aiutare il sistema finanziario, concepita per liberare i bilanci delle banche dagli asset tossici, la cui presenza ostacola la raccolta di nuovo capitale, frenando di conseguenza il flusso del credito all’economia reale.
Il governo federale attingerà al Tarp – il piano di salvataggio a favore delle banche stilato lo scorso ottobre sotto la presidenza di George W. Bush – per una somma di 75-100 miliardi di dollari; a questa si sommerà il capitale privato e si arriverà così ai “primi” 500 miliardi di dollari che saranno utilizzati per acquistare gli asset in difficoltà. La partecipazione dei privati è stata spiegata in modo puntuale da Geithner che, in un’intervista concessa al Wall Street Journal, ha commentato: “Riteniamo che questo sia il modo migliore (di superare la crisi)”. E questo, perché “non vogliamo che il governo si assuma tutti i rischi”.
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