È stato Giangiacomo Longoni, il consigliere regionale varesino neoeletto nelle file del Carroccio, a consegnare lunedì scorso un’inedita bandiera nerazzura con tanto di Sole delle Alpi e Alberto da Giussano al presidente Moratti. Anche se da Milanista, è stato in prima fila nella curiosa iniziativa del consiglio del Pirellone per celebrare il successo di una squadra milanese in Champions League.
Il Consiglio regionale della Lombardia infatti due giorni fa ha premiato il presidente dell’Inter, Massimo Moratti,
di un “quarto titulo”, per «rendere onore a una squadra lombarda che è arrivata sul tetto d’Europa» ha detto il presidente del consiglio, il leghista Davide Boni da cui è partita la sollecitazione. Mentre il presidente della Regione Roberto Formigoni ha evidenziato che «imprese sportive e imprenditoriali come queste hanno il valore di coinvolgere il territorio e fanno bene a Milano, alla Lombardia e all’Italia in un momento in cui la competizione internazionale si gioca a 360 gradi». Ma il gruppo consiliare della Lega Nord ha fatto di più: ha anche consegnato una bandiera interista “padana”, con tanto dei simboli del Carroccio. A portarla a Massimo Moratti, insieme ad altri consiglieri leghisti, è stato proprio Longoni. Un grande tifoso nerazzurro? Tutt’altro. «In realtà sono un grande tifoso milanista – dice il consigliere regionale, neo eletto con il record di preferenze nel Carroccio in provincia – ma ho partecipato a questa onorificenza ideata dagli interisti del gruppo, perché ritengo giusto rendere merito ad una squadra milanese arrivata al vertice in Europa. In fondo, “Milàn l’è semper Milàn». Quindi nessuna gufata durante la finale? «No, assolutamente – prosegue Longoni – Ho tifato per l’Inter. Perché l’importante era che vincesse una squadra di Milano».
E a quanto pare, il trionfo interista tra i consiglieri regionali varesini è vissuto tutto all’insegna del fair play. Se anche un altro super milanista come Giorgio Puricelli (Pdl, eletto nel listino di Formigoni), che della squadra rossonera è fisioterapista, oggi celebra l’impresa nerazzurra sul suo sito internet (www.giorgiopuricelli.com) con il post “In vetta all’Europa”. «Sono milanista da capo a piedi, ma da uomo di sport devo dire “tanto di cappello” all’Inter, riconoscendo l’importanza della grande impresa dell’altra squadra di calcio milanese – dice Puricelli – sono felice abbia ottenuto questo successo dopo un’annata straordinaria, tra l’altro con due gol di grande fattura di un campione come Milito. Certo, resta l’amaro in bocca per il fatto che il Milan fino a poche settimane fa fosse ad un punto di distanza in campionato: senza gli ultimi infortuni, magari un “titulo” ora potremmo averlo anche noi. Ma onore a Moratti e all’Inter, grazie a cui è stata scritta una pagina gloriosa e memorabile della storia del calcio italiano. Con il loro successo, infatti, il numero di vittorie ottenute dalle squadre milanesi in Coppa Campioni è superiore a quello vantato da un’altra prestigiosa squadraeuropea: il Real Madrid».
E Puricelli dall’esempio sportivo trae una metafora politica: «Da professionista sanitario specializzato in ambito sportivo, sono capace di apprezzare i meriti di chi è stato da sempre un diretto competitor. Auspico che questo concetto di rispetto reciproco sia anche la regola che guiderà il confronto politico».
Piero Orlando
e.marletta
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