Nuova statale Luino-Maccagno Ancora un rivio del cantiere

MACCAGNO Il giorno della verità, per l’avvio della riqualificazione della 394 del Verbano Orientale tra Luino e Maccagno, sarà il prossimo 3 dicembre. Allora si saprà, infatti, cosa deciderà il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, in merito al ricorso presentato, da una delle imprese in gara, contro l’assegnazione dell’appalto al Consorzio Stabile Aedars S.c.a.r.l. con sede in Roma. «Ci aspettavamo la decisione per lo scorso 27 ottobre – conferma infatti il sindaco di Maccagno, Fabio Passera –

ma il Tar ha sostanzialmente chiesto ad Anas un’integrazione della documentazione. Che sarà fornita e sulla quale poi si pronuncerà il giudizio. Spiace per questa attesa ma come ho sempre assicurato sono e resto fiducioso nell’esito. Purtroppo i ricorsi in tema di appalti pubblici sono frequenti ma l’importate è arrivare al 3 dicembre con una decisione che sia positiva. Per l’avvio dell’opera e di conseguenza per il territorio». Così se alla consegna ufficiale degli interventi, avvenuta lo scorso 24 marzo in Comune a Luino, si era annunciato il via subito dopo le festività pasquali ora, di fatto, si spera che qualcosa possa muoversi almeno per Natale. Questo anche a causa del stop imposto dalla giustizia amministrativa. Che dopo il ricorso della ditta sconfitta in gara d’appalto, presentato a Roma, aveva decretato una sospensiva in attesa della reiterazione del ricorso al Tar di Milano. Come poi avvenuto. Con il tribunale del capoluogo lombardo che proprio il prossimo 3 dicembre dovrebbe scrivere la parola fine sul contenzioso. E dare così l’atteso via libera agli interventi di miglioramento della 394 del Verbano Orientale. I lavori, infatti, si svilupperanno attraverso cinque cantieri distinti che potranno essere realizzanti anche in contemporanea. Tra questi la realizzazione di un sottopasso ferroviario dal chilometro 41,5 al chilometro 41,650, l’allargamento del ponte sul torrente Giona, l’adeguamento della carreggiata tra le frazioni di Colmegna e Maccagno, l’allargamento del passaggio nel centro abitato di Colmegna e quello al chilometro 38,2 della statale. Il tutto senza la chiusura totale per tre mesi dell’arteria come inizialmente ipotizzato ma, attraverso l’applicazione di senso unico alternato. «Pur essendo nelle mani del Tar – conclude Passera – non posso che essere ottimista. Come lo è Anas con cui siamo costantemente in contatto». Anche perché in gioco ci sono la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’arteria. Un’incompiuta che vuole diventare, invece, una statale di collegamento a tutti gli effetti.

b.melazzini

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