Washington, 26 mag. (Apcom) – Cinquanta minuti alla Casa Bianca per affrontare i tanti dossier delicati dell’agenda internazionale, crisi economica in testa, e per ‘incassare’ la fiducia americana nell’Ue perchè “Obama ha manifestato l’interesse degli Usa che ci sia un’Europa sempre più unita e assertiva”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha avuto ieri un colloquio ‘di lavoro’ con Obama nello Studio Ovale, un incontro definito “molto cordiale” tanto che il Capo dello Stato, oltre a portare al presidente americano i saluti del premier Silvio Berlusconi, che glielo aveva espressamente chiesto, l’ha invitato in Italia per partecipare a una delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità del Paese.
Tema caldo del faccia a faccia quello delle fibrillazioni dei mercati e dell’euro che, ha puntualizzato Napolitano, “non è a rischio come non lo è la costruzione europea” ma ora è il momento “di fare un balzo in avanti nell’integrazione” con “più disciplina fiscale, un più efficace coordinamento delle politiche economiche e fiscali, più politiche comunitarie su energia e ambiente”. “Da Obama – ha sottolineato Napolitano – c’è stato un pieno sostegno alle iniziative che si sono portate avanti in Ue”, al cosiddetto pacchetto Barroso, senza lasciar trasparire “insoddisfazione” per le lentezze e le titubanze dell’Europa.
Non si è “assolutamente” parlato nell’incontro del problema delle intercettazioni che nei giorni scorsi aveva destato perplessità anche in esponenti americani del dipartimento della giustizia per il timore che la nuova legge costituisse un freno alle indagini. Il contributo italiano nelle missioni all’estero è stato uno degli argomenti del colloquio e Obama ha ricordato proprio l’ultimo sacrificio dei due alpini italiani assassinati nei giorni scorsi in Afghanistan.
La visita di Napolitano prosegue oggi con l’incontro al Congresso con la speaker Nancy Pelosi a cui seguirà la colazione in suo onore offerta dal chief justice della Corte suprema John Roberts. La giornata si concluderà con la cena di gala dell’Order of the sons of Italy in America.
Vep
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