SAMARATE Molti ostacoli e pregiudizi sono già stati abbattuti nell’ambito dello sport per disabili. Altri ancora restano da superare. Per promuovere una discussione su questi temi, l’assessorato ai servizi sociali del comune di Samarate ha organizzato venerdì una serata dall’eloquente titolo “Sport senza barriere”. L’incontro, svoltosi nella sala “San Rocco” del centro parrocchiale, ha visto la partecipazione di un pubblico attento e numeroso, oltre che di una platea di ospiti di assoluto livello: dal vincitore dell’ultimo
Giro d’Italia Ivan Basso al campione del ciclismo paralimpico Angelo Maffezzoni, dalle pallavoliste della Yamamay Lucia Crisanti e Mi Na Kim, a Patrizia Esposito, vicepresidente di “Vharese con l’H”, gruppo sportivo per ragazzi con disabilità intellettive. Ha condotto la serata il giornalista Roberto Bof, da sempre sensibile alla tematica dello sport per disabili.
“Se pensiamo al momento della gara, non ci sono poi grandi differenze tra atleti normodotati e disabili –ha fatto presente Ivan Basso- Entrambi vivono la competizione nello stesso modo: impegno e professionalità sono identici per gli uni e gli altri». A fare purtroppo la differenza è, almeno in Italia, una mentalità che fatica a equiparare il campione disabile agli assi dello sport normodotati: «In altri Paesi un atleta del mio livello fa solo l’atleta –sottolinea Angelo Maffezzoni- Io lavoro 9 ore al giorno e mi posso allenare nel tempo libero: in Italia siamo ancora indietro».
e.romano
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