SESTO CALENDE La Notte dei fuochi è anche giovane. E dei giovani. Anche Sesto scopre la sua “movida” lungo il fiume e attira il popolo della notte per una Notte Bianca che conferma la nuova vocazione della città. Tutti a ballare fino al mattino sotto quel ponte di ferro sul Sempione che è un simbolo della città e che per tanti anni ha rappresentato la porta del divertimento by night verso le più ambite mete lacuali d’oltreconfine
(regionale), in particolare Arona. Ormai però la musica è cambiata. Anche il sindaco Marco Colombo ne è certo: «Ormai siamo un punto di riferimento per i giovani di tutto il basso Verbano, mentre in passato i giovani non si fermavano a Sesto». Protagonista della rinascita giovanile sestese e della cosiddetta “Notte Bianca” (anche se non era la denominazione ufficiale dell’evento collaterale ai fuochi d’artificio) è stata soprattutto l’associazione Sesto Meeting, che ha messo in piedi, a costo zero per il Comune, i concerti (in contemporanea, tanto da permettere al turista di passare senza soluzione di continuità dallo ska a “Highway to Hell” degli AC/DC a “Gianna” di Rino Gaetano) nelle tre piazze che delimitavano i confini della Notte Bianca, e l’affollata nonstop musicale “under the bridge”, nel parco comunale sotto il ponte di ferro.
Un’originale festa all’insegna del format di “I Swing”, la sempre più popolare formula d’intrattenimento partecipato che mixa musica, video, dj set, foto scattate al pubblico e giochi, ideata da un gruppo di giovani che sta spopolando in giro per la provincia. Tra gli ingredienti per coinvolgere i giovani hanno messo in campo un accattivante video promozionale dall’atmosfera “tarantiniana” e una mascotte d’eccezione come il celeberrimo polpo Paul, scelto come bizzarro testimonial agghindato con un paio di improbabili occhialoni anni ’70 con la montatura rossa.
A scaldare e illuminare una serata pirotecnica sotto tutti i punti di vista, ci ha pensato anche l’incendio fortuito ad un’automobile parcheggiata in piazzale Rovelli, proprio a due passi dalla festa “I Swing”. Per la serie, per una notte a Sesto non ci siamo fatti mancare niente.
Andrea Aliverti
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