MALNATE Sembra essere ormai giunta ai titoli di coda l’avventura dell’amministrazione comunale targata Sandro Damiani.
L’altra sera, infatti, il Consiglio comunale è stato clamorosamente rinviato a data da destinarsi per l’assenza del numero legale dei consiglieri. A un certo punto i dieci esponenti dell’opposizione (Lega, Pd e Malnate Viva) accompagnati dal consigliere Michele Colasuonno si sono alzati dai banchi di via De Mohr invalidando la seduta. Un fatto quasi scontato, tenendo conto delle dichiarazioni al vetriolo rilasciate pubblicamente dallo stesso Colasuonno qualche ora prima. Così, di colpo, la maggioranza è svanita finendo per la prima volta sotto.
Già all’inizio della seduta, in coerenza con quanto successo nelle ultime ore, si era capito che qualcosa di clamoroso stava accadendo: «Dopo tre anni di permanenza in questa maggioranza – ha ribadito Colasuonno nella sua nuova veste di ex forzista e di neo indipendente – con l’obiettivo di poter mettere a disposizione della cittadinanza malnatese il mio tempo, nonché la mia esperienza, vengo alla conclusione, facendo un resoconto del tempo trascorso in questo consiglio, di non essere stato valorizzato dai livelli apicali di questa Amministrazione.
Pertanto comunico al signor sindaco e ai suoi colleghi consiglieri che in data odierna ho dato le dimissioni dal partito di Forza Italia. Pertanto ogni accordo in precedenza stipulato dal partito che il sottoscritto si era impegnato a rispettare, oggi non lo ritengo più vincolante. Ovviamente rimarrò consigliere comunale e manterrò fede ai miei impegni elettorali e per questo agirò come indipendente».
A questo punto entro pochi giorni verrà fissato un altro consiglio comunale. E se la situazione non dovesse cambiare per l’amministrazione comunale sarebbe “game over”. Il sindaco scuro in volto se n’è andato senza rilasciare alcun commento: «Ne riparliamo lunedì, in questo momento è “no comment”».
e.marletta
© riproduzione riservata