“Non ho soldi per pagare l’affitto” E mette la roulotte in municipio

TRADATE Ha parcheggiato la sua roulotte davanti al municipio per chiedere un alloggio. Questa la singolare forma di protesta architettata da una insospettabile 66enne tradatese che ieri mattina ha fatto trainare la sua precaria casa mobile in piazza Mazzini, da dove la polizia locale l’ha fatta sgomberare poche ore più tardi. «Sono sola e ho la pensione minima – racconta la signora Angela Lauria, classe 1944 e nel cuore la voglia di un’esistenza dignitosa -, non posso permettermi gli affitti,

voglio solo una stanza con un bagno e un cucinino dove poter vivere tranquilla. Non sto chiedendo soldi, solo un tetto».
La storia di Angela è fatta di tanti travagli, di tante piccole sfortune. Angela è vedova, ha sette figli, per anni ha vissuto a Castelseprio in una casa sotto sequestro giudiziario. Un anno e mezzo fa è stata sfrattata e ha trovato un alloggio in affitto a Tradate, dove ha preso residenza. Il suo reddito era troppo basso e non riuscendo a far fronte alle spese per l’affitto ha dovuto lasciare l’alloggio: «Così – racconta – per un mese ho dormito in macchina, un po’ qua e un po’ là. Finché la gente non mi cacciava. Ho venduto tutti i mobili che avevo e ho acquistato questa vecchia roulotte, del resto devo pur dormire da qualche parte. Da un mese e mezze mi lavo come i gatti, non so più cosa è la doccia. Così non posso vivere. Non me lo merito». La signora Angela ha provato a bussare alle porte dei servizi sociali, dove le hanno suggerito di appoggiarsi alla rete familiare: «Ma io coi miei figli non parlo più – sottolinea – figuriamoci se posso chiedere aiuto a loro».
Ieri mattina la sua roulotte è stata posteggiata davanti al municipio per quattro ore, poi, sotto la minaccia di una multa da 800 euro, Angela è scesa dalla sua casa viaggiante che è stata spostata in una zona più consona. Nel frattempo il suo caso è stato preso in esame: «Questo non è il modo per fare delle richieste – hanno detto il sindaco Stefano Candiani e l’assessore ai servizi sociali Cesare Crespi -. Nella situazione della signora ci sono tante altre persone, famiglie con figli che non sanno come tirare avanti. Purtroppo ci sono tempi tecnici da rispettare, gli alloggi non sono infiniti, nel frattempo ciascuno deve arrangiarsi e chi ha una famiglia deve far conto sul sostegno di figli e parenti».

b.melazzini

© riproduzione riservata