Atene, 29 lug. (Ap) – La Grecia è a secco. Da lunedì, va avanti lo sciopero degli autisti delle cisterne, nonostante le minacce del governo che ieri, esasperato dalla situazione, aveva minacciato conseguenze penali per i partecipanti. Senza benzina, in ginocchio soprattutto il settore turistico, nel pieno dell’alta stagione.
Oggi, il governo è tornato a trattare: domani, i sindacati si riuniranno per decidere se accettare il compromesso offerto. In giornata, scontri davanti al ministero dei Trasporti: la polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere i circa 500 manifestanti presenti.
Nodo del contendere, un aumento dei costi delle licenze, deciso
da Atene nell’ambito della drastiche misure di risanamento dei
conti pubblici avviate nei mesi scorsi. Difficilmente però il
governo farà grandi concessioni, proprio mentre si sta svolgendo una nuova missione di ricognizione di Ue, Bce e Fmi per verificare i progressi sul risanamento del bilancio. Una cura, quella di Atene, decisa come contropartita degli aiuti ricevuti dal Paese.
Pca
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