Sanità/Maggioranza italiani: meglio più tasse che servizi ridotti


L’Aquila, 4 nov. (Apcom)
– Il 62,9% degli italiani preferisce pagare più tasse e avere più servizi; solo il 20,8% ha dichiarato che è meglio pagare meno tasse anche se questo comporta una riduzione dei servizi. E’ una delle risultanze dello studio “Rete sociale e sistema della salute nell’Italia delle Regioni”, curato dal sociologo Carlo Buttaroni per Assilt (Associazione per l’assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori all’aziende del gruppo Telecom Italia) presentata oggi all’Aquila in occasione del trentennale. Nella stessa ricerca gli intervistati affermano, per l’81,2%, che il servizio sanitario deve essere pubblico. Una percentuale ampiamente superata nelle Regioni del Sud, in particolare Campania, Puglia, Basilicata e Calabria tutte al di sopra dell’83%.

L’indagine contiene anche una mappa delle infrastrutture sociosanitarie che evidenzia significative differenze tra le Regioni del Nord e del Sud. Per esempio sugli indicatori scuole dell’infanzia, Campania, Molise e Calabria denunciano i maggiori ritardi. La Basilica per altro fa registrare il miglior risultato per il ricorso al pronto soccorso mentre presenta risultati di insufficienza per il tasso di utilizzo dei posti letto, il personale medico, la presa in carico ospedaliera e l’indice di stanzialità. Il Meridione è anche in testa per il tasso di disabilità: 5,2% contro il 4,4% del Nord-Est, il 4,3 del Nord-Ovest e il 4,8 dell’Italia centrale.

La Campania e il Lazio, infine, sono le due Regioni dove è percepita la carenza più profonda per quanto riguarda l’assistenza domiciliare pubblica ai disabili.

Red/Fva

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