Castellanza, il racconto degli operai del rogo

CASTELLANZA Le fiamme sono divampate nel reparto tintoria della Bluref, e gli operai hanno fatto il possibile per domarle. Lo racconta proprio uno dei dipendenti: «Non appena abbiamo visto le fiamme abbiamo preso l’estintore, ma non c’è stato niente da fare. In una frazione di secondo hanno iniziato a prendere fuoco tutti i jeans in cotone, tessuto altamente infiammabile, insieme a del materiale plastico; il fuoco è divampato, il fumo non ci permetteva di respirare e siamo corsi verso l’uscita

mettendoci  in salvo. Eravamo in sei nel reparto tintoria  e nessuno ha riportato ferite, né lesioni».
Nel reparto adiacente, quello  tessitura, erano invece al lavoro tre operaie che, non appena avvertito l’acre odore del fumo, hanno abbandonato l’edificio senza riportare ferite. Sul tetto degli uffici, risparmiati dal rogo, c’era ancora un dipendente, l’ultimo ad avere abbandonato la ditta, utilizzando la scala dei pompieri. Anche i residenti della palazzina adiacente all’azienda si sono precipitati in strada, non appena avvertito l’odore. Nessuna sostanza chimica avrebbe preso fuoco e l’intenso odore che si respirava nell’aria sarebbe da imputare alla catramatura utilizzata per isolare il tetto dei due capannoni devastati dalle fiamme. Sul posto sono prontamente intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Busto Arsizio, Legnano, Rho e Saronno, insieme ad ambulanze e automediche della Croce Rossa. Il rapido intervento dei pompieri, una ventina quelli all’opera,  ha scongiurato lo sviluppo di fumi tossici, bloccando la propagazione del fuoco all’intera azienda. 
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m.lualdi

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