Bruxelles, 30 lug. (Apcom) – Una proroga per evitare la crisi. E la scissione del Belgio. Elio Di Rupo, il leader socialista belga incaricato di formare un nuovo governo, ha ottenuto di poter continuare oltre i termini stabiliti le difficili negoziazioni per trovare un compromesso tra fiamminghi e francofoni.
Di Rupo ha illustrato la situazione al re Alberto II, dopo i colloqui con il leader indipendentista fiammingo, Bart de Wever, e i dirigenti di altre cinque formazioni cristiano-democratiche, socialiste ed ecologiste. “Il re ha chiesto a Di Rupo di approfondire gli aspetti istituzionali e di perseguire la sua missione” ha annunciato il palazzo reale.
I risultati ottenuti finora, secondo la stampa belga, sono però deludenti: per il quotidiano fiammingo ‘De Morgen’, Di Rupo è andato dal re “a mani vuote”, mentre su ‘Le Soir’ la sua missione è giudicata “impossibile”. Ma Di Rupo cercherà di trovare un accordo per formare un governo federale: un fallimento potrebbe portare alla fine del federalismo belga. Anche se il tentativo di “unire in matrimonio la Nv-A (il partito di de Wever) e i socialisti, ovvero un partito fiammingo separatista di destra e un partito francofono di sinistra, è il tentativo di sposare l’acqua con il fuoco” sottolinea ‘La Libre Belgique’. L’obiettivo di De Wever, che ha vinto nelle Fiandre, in fondo, è quello di dividere il Belgio in due entità autonome.
(con fonte Afp)
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