CASTELLANZA Date quell’autorizzazione ad Agesp. I tifosi della Pro Patria, già scottati dalla lunga serie di rinvii per l’inizio dei lavori, sono preoccupati e si uniscono all’appello rivolto a Castellanza. Sono proprio alcuni sostenitori biancoblù residenti a Castellanza i primi a sollecitare una rapida conclusione della vicenda: «Se le cose stanno così, non posso che invitare gli amministratori del mio Comune a fare presto – dice Claudio, 26 anni, castellanzese e tigrotto doc – Sarebbe imperdonabile un ulteriore rinvio per una questione burocratica non troppo complicata».
Il tifoso è però scettico: «Se non hanno sbloccato la situazione fino ad oggi, dubito che ci riescano nelle prossime ore. Però me lo auguro». «Questa dei lavori allo Speroni è diventata “la storia infinita” – commenta amaro Luigi Crotti, 42 anni, un altro simpatizzante della Pro nato a Castellanza – Ulteriori ritardi sarebbero incomprensibili, tanto più che servirebbe solo una firma su un foglio. Spero proprio che l’amministrazione di Castellanza dia questa benedetta autorizzazione, di modo che per l’inizio del campionato sia tutto pronto». Crotti avanza poi una considerazione più generale: «Anche questa storia dimostra che c’è poco rispetto per i tifosi».
Michele Fiori, 26 anni, è più ottimista: «Io ho fiducia che tutto si risolva in tempo. Anche perché, in caso contrario, le amministrazioni comunali di Busto e Castellanza farebbero davvero una magra figura e non credo che questo sia nei loro interessi. Aspettiamo buone notizie: quando tornerò allo Speroni vorrei trovarlo a posto. In caso contrario, sarebbe una sconfitta per tutti».
Francesco Inguscio
m.lualdi
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